In Fvg 70 milioni di euro per le famiglie, dalle attività extra scuola alla previdenza

I 70 milioni di euro in Fvg per misure dedicate alla famiglia.

Settanta milioni di euro a supporto del sistema-famiglia grazie a una legge quadro che contiene due misure innovative. La prima è la cosiddetta Dote famiglia, che garantirà un sostegno strutturale per tutte le attività extrascolastiche dei figli dalla nascita ai 18 anni, ed è destinata ai nuclei con Isee entro i 30mila euro. La seconda è un contributo una tantum della Regione alle famiglie che decidono di investire in una forma di previdenza complementare per i figli minorenni.

È questo, in estrema sintesi, il contenuto del disegno di legge regionale che oggi l’assessore al Lavoro e Famiglia, Alessia Rosolen, ha illustrato ai consiglieri della VI Commissione. Un disegno di legge che prevede “azioni sistemiche, strutturali e integrate” a fianco della razionalizzazione di norme già esistenti, senza sovrapporsi con le misure nazionali stabilite dal Family act.

In Fvg continua a calare.

Gli interventi proposti dalla Giunta prendono spunto dai numeri, definiti “impietosi” dalla stessa titolare della delega alla Famiglia. In Friuli Venezia Giulia la popolazione continua a calare (14mila residenti in meno dal 2018 a oggi), mentre aumenta il numero delle madri sole, il divario occupazionale tra uomini e donne e pure la percentuale di nuclei familiari con più di 3 figli. In ben 27mila delle 57mila famiglie con minori a carico, inoltre, vive una persona con disabilità.

“Leghiamo le nuove misure introdotte, per le quali sono previsti 25 milioni – ha spiegato ancora Rosolen – al possesso della Carta famiglia, basato sui parametri di reddito e residenza già stabiliti nella precedente legislatura. Con la Dote famiglia immaginiamo una misura-rimborso, modulata sulla base del numero di figli, per tutte le spese sostenute durante l’anno. Ci piacerebbe poi incentivare un sistema di previdenza complementare, per quanto non possa essere certo la Regione a risolvere i problemi del sistema pensionistico. Diciamo semplicemente alle famiglie: se decidi questo passo per tuo figlio, noi ti accompagniamo”.