In Fvg nasce la prima rete degli acquedotti interconnessi

Costituita nella sede di Udine del Cafc la rete temporanea d’impresa.

Una rete di acquedotti interconnessi fra loro farà sì che, nel momento in cui uno di questi dovesse avere un problema di approvvigionamento idrico o distribuzione, immediatamente da un’altra rete scatterebbe il soccorso, minimizzando i disagi per i cittadini.

È questo il traguardo che i sette gestori del Friuli Venezia Giulia si sono impegnati a raggiungere nella sede udinese di Cafc. Un traguardo di grande importanza soprattutto alla luce dei mutamenti climatici, che rendono sempre più soggette a rischio le fonti di prelievo idrico e le distribuzioni.

I sette gestori del servizio idrico integrato, AcegasApsAmga, Acquedotto del Carso, Acquedotto Poiana, Cafc, Hydrogea, Irisacqua e Lta, hanno compiuto dunque il primo passo in questa direzione, ufficializzando l’accordo per mappare i fabbisogni di interconnessione e stilare l’elenco delle opere necessarie a collegare fra loro le reti, in un masterplan acquedotti del Fvg, sviluppato nell’ambito del Piano nazionale acquedotti del Governo Italiano.

Davanti al notaio, nella situation room Cafc, le aziende si sono costituite in un raggruppamento temporaneo di imprese, di cui sarà mandataria Cafc, che avrà il compito di realizzare il masterplan, attraverso una società di progettazione che verrà individuata tramite procedura di gara.

La gara sarà espletata entro i primi mesi del 2021, dopodiché, entro la fine dell’anno, si procederà alla stesura vera e propria del masterplan.
Il documento conterrà innanzitutto uno studio sull’evoluzione demografica e di sviluppo di ogni territorio interessato nel breve (2030), medio (2040) e lungo (2050) periodo e una ricognizione dei sistemi acquedottistici esistenti, comprensiva di analisi quantitativa e qualitativa delle risorse idriche esistenti. A seguire si procederà alla redazione di un vero e proprio piano di resilienza, in cui saranno specificate le opere di interconnessione necessarie a fronteggiare emergenze idriche dovute, ad esempio, a prolungate siccità, eventi alluvionali o dissesti idrogeologici. Ogni intervento avrà un livello di priorità, oltre che una stima di costo e sostenibilità finanziaria.

Il masterplan rappresenta la naturale prosecuzione del lavoro congiunto, primo esempio in Italia, svolto dai sette gestori acqua del Fvg fra 2018 e 2020, con la redazione congiunta, sotto il coordinamento di Regione e Arpa, dei piani per la sicurezza idropotabile delle acque, i cosiddetti water safety plan.