Trapianti di organi, il Friuli al vertice in Europa: si punta anche sugli anziani

Il punto sui trapianti in Regione in ccasione dell’assemblea dell’Associazione donatori d’organi del Friuli-Venezia Giulia

Il Friuli-Venezia Giulia con 110 trapianti di organi ogni milione di residenti è al vertice della classifica europea, secondo soltanto alla Spagna che ne registra 120. “Un grande risultato, frutto sia di una radicata cultura della solidarietà ma anche dalla costante informazione e promozione, che però va difeso ogni giorno” ha detto Domenico Montanaro in occasione dell’assemblea dell’Associazione donatori d’organi del Friuli-Venezia Giulia (Ado Fvg), che rappresenta 38mila iscritti.

“Nel 2024 nella nostra regione sono stati eseguiti ben 132 trapianti di organi solidi, contro i 116 dell’anno precedente – ha aggiunto -. Sono incrementati anche i donatori di cornee, tessuti e teste di femore. Purtroppo, c’è pure un dato negativo: nella nostra regione la percentuale di chi si oppone alla donazione oltre a rimanere alta risulta anche in aumento, passando da 28 a 31 per cento. Alta anche la percentuale degli astenuti: 39,7 per cento. Questi dati pongono così la nostra regione al sesto posto in Italia”.

Montanaro ha segnalato che a opporsi sono soprattutto gli over 65, che nella nostra regione pesano di più avendo una popolazione mediamente più anziana.

Si punta anche sugli anziani.

“I dati scientifici ci mostrano invece che gli organi di donatori anziani possono essere utilizzati con successo, in particolare fegato e rene – ancora Montanaro, che ha alle spalle una carriera proprio di primario in nefrologia -. Per questo l’attività di informazione, promozione e sensibilizzazione non si può più limitare ai giovani, ma dobbiamo impegnarci anche verso le classi di età più elevate”.

L’Ado ha già ideato e avviato il progetto “Il dono non ha età”, che prevede incontri informativi presso Università della terza età, Università delle LiberEtà, nelle Auser e in altre realtà associative come Rotary e Lyons Club. Altre iniziative che vadano nella stessa direzione sono allo studio.

“Siamo sicuri che questo programma consentirà una notevole implementazione del bacino di donatori over 60 a favore della importante attività di trapianto di organi e tessuti, che per molti pazienti continua a essere ancora l’unica possibilità di sopravvivenza” ha concluso il presidente, che ha ricordato l’importante ritorno nel 2024 della “Giornata della riconoscenza” ideata proprio dall’Ado quindici anni fa assieme al Centro regionale trapianti e alla Prefettura di Udine. E a proposito di anniversari, nel 2026 l’associazione festeggerà i 50 anni dalla fondazione l’assemblea ha avviato il “cantiere” per ideare iniziative ed eventi per celebrarlo, ma solo quale occasione di sensibilizzazione a favore dei malati.