A 147 anni dai primi emigrati, il Friuli celebra la sua gente in Argentina

Le celebrazioni degli emigrati gemonesi in Argentina, a Colonia Caroya.

L’identità friulana vive e cresce anche a migliaia di chilometri di distanza. A testimoniarlo è stata la calorosa accoglienza riservata alla delegazione friulana in visita a Colonia Caroya, in occasione del 147° anniversario dell’arrivo dei primi emigranti gemonesi. Un legame profondo, costruito su valori condivisi e un forte senso di comunità, che ancora oggi unisce il Friuli alla sua gente in Argentina.

“Qui a Colonia Caroya si respira l’anima autentica del Friuli: l’identità, lo spirito di comunità e i valori che ci rendono unici continuano a vivere e a crescere”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, intervenuta alla cerimonia. L’evento ha rappresentato non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per rafforzare la collaborazione tra le due comunità.

La sindaca Ana Paola Nanini, insieme alla console generale d’Italia a Cordoba Maria Luisa Lapresa, ha accolto la delegazione friulana guidata dal presidente di Ente Friuli nel Mondo, Franco Iacop, dal sindaco di Gemona, Roberto Revelant, e dal presidente della Comunità Montana del Gemonese, Alessandro Marangoni.

Un ponte tra Friuli e Argentina: nuove opportunità di collaborazione

Durante l’incontro in municipio, è stato ribadito l’impegno a rafforzare i legami tra le due comunità attraverso iniziative culturali e sociali che possano favorire uno scambio di esperienze e competenze. “Vedere l’attaccamento e la dedizione dei friulani d’Argentina alle loro radici ci dà la misura di quanto forte e viva sia la nostra comunità nel mondo”, ha sottolineato Zilli, ricordando il contributo che l’emigrazione friulana ha dato in termini di lavoro, tenacia e valori di solidarietà e umiltà.

L’assessore ha poi rivolto un appello ai corregionali d’oltreoceano: “L’identità ha bisogno di essere nutrita, arricchita dalle vostre esperienze. Il Friuli ha bisogno di voi per recuperare e valorizzare saperi e competenze che sono parte della nostra storia e fondamentali per costruire il futuro delle nostre comunità”.

Il Sigillo della Città e il riconoscimento ai custodi della friulanità

A suggellare il forte legame tra Friuli e Colonia Caroya, presso Casa Copetti, il museo della friulanità, si è svolta la cerimonia di consegna del Sigillo della Città alla sindaca Nanini e all’avvocato Antonio Francisco Roya, decano dei friulani di Colonia Caroya. Un riconoscimento a chi, nel tempo, ha saputo mantenere viva la memoria e l’identità friulana in terra sudamericana. Zilli è intervenuta anche all’inaugurazione della Festa dell’uva, ritrovo delle comunità friulane al quale sono attese 3-4 mila persone da tutta l’Argentina.