Nasce Alt(r)a Via, il progetto per imprenditrici turistiche della montagna in Friuli

Al via in Friuli il progetto Alt(r)a Via per imprenditrici turistiche.

Prende il via il progetto Alt(r)a Via – Risorse femminili per il turismo sostenibile, inserito nell’ambito delle “Iniziative speciali volte a sostenere il lavoro delle donne, favorendo percorsi di crescita professionale e di carriera sia nell’ambito del lavoro dipendente che in quelli del lavoro autonomo e dell’esercizio d’impresa o professioni”. Alt(r)a Via è stato sviluppato dalla Cooperativa Cramars di Tolmezzo e coordinato dal comune di Tarvisio con i comuni di Malborghetto – Valbruna e Pontebba.

“Lo sviluppo economico di un territorio non può prescindere dalla crescita del know-how della popolazione – commenta Stefania Marcoccio, Presidente di Cramars – Un aspetto al quale non si sottrae il settore turistico che, nelle terre alte friulane, impegna soprattutto le donne”. Con Alt(r)a Via, Cramars prosegue il proprio impegno a sostegno della popolazione femminile dell’Alto Friuli e si pone l’obiettivo di dare nuovo valore al rapporto tra donne, turismo e montagna. Marcoccio inoltre ricorda l’importanza di fornire alle donne le risorse necessarie per aumentare le proprie competenze trasversali, affinché possano diventare una valida risorsa per affrontare in modo concreto lo sviluppo turistico e sostenibile della montagna.

Secondo l’Atlante della montagna Friulana 2019 – Cramars, infatti, in montagna è rilevante l’imprenditoria in rosa, con il 26% delle attività gestite da donne, rispetto al 23,3% registrato nel resto della regione. Così come in molte aree turistiche, la presenza femminile a livello occupazionale anche in Canal del Ferro Valcanale è maggioritaria (60%), ma si tratta per lo più di occupazioni a bassa qualifica o remunerazione e con prospettive di futuro incerte. Emerge inoltre un dato preoccupante sul saldo occupazionale femminile che tra il 2017 e il 2018 è passato da 131 a 55 unità.

Il progetto.

L’obiettivo di Alt(r)a Via quindi è potenziare le abilità delle operatrici del settore e trasferire competenze specifiche sul territorio del Canal del Ferro Valcanale, in modo da favorire la connessione con nuove reti che puntano all’empowerment delle donne attraverso lo sviluppo del turismo in vari Paesi europei, come Donne nel Turismo in Italia, Femmes Du Tourisme in Francia e Frauen im Tourismus e alla rete globale del GRT Gender responsible tourism.

Il progetto è focalizzato su quattro settori di business che, secondo l’analisi di Cramars presentano le maggiori potenzialità di sviluppo trasversale e multisettoriale. Il primo è il settore della mobilità dolce, sport e benessere di comunità; il secondo quello enogastronomico, il terzo è relativo all’ arte, alla cultura, alla creatività e alla musica e, infine, il quarto settore è ambientale e specifico della natura.

“Anche in ambito turistico, la pandemia ha stravolto le regole, perciò abbiamo voluto sviluppare un progetto mirato, che desse alle imprenditrici dell’accoglienza in montagna e a tutte le donne che desiderano diventarlo gli strumenti trasversali più all’avanguardia per facilitare la gestione delle proprie attività” conclude Barbara Lagger, Assessore al Turismo, alle Pari Opportunità e all’Istruzione del Comune di Tarvisio.