I turisti amano le vacanze all’aria aperta: impennata nei campeggi del Friuli

Aumentano le presenze nei campeggi e villaggi turistici del Friuli.

Sono sempre di più le persone che scelgono la vacanza all’aria aperta e il Friuli registra un deciso aumento di presenze nei campeggi e nei villaggi turistici. “Per certi versi – ha commentato l’assessore regionale Sergio Emidio Bini -, si tratta di una sorta di rivoluzione culturale. Nell’open air si ritrova infatti consolidata e amplificata la forma più attuale di turismo, quello esperienziale, intimamente legato al territorio, che in Friuli Venezia Giulia vale il 17% delle presenze“.

“Proprio per sostenere la crescita di questo settore, nell’ultimo quinquennio l’amministrazione regionale ha investito complessivamente oltre 15,2 milioni di euro per l’escursionismo, le aree camper e le opere di infrastrutturazione turistica nei comuni. Inoltre, il comparto del camping, dei villaggi turistici e dei marina avrà un ruolo importante nel nuovo testo di legge regionale unico per turismo e commercio, di cui abbiamo da poco presentato l’avvio dell’iter di stesura”.

L’occasione per fare il punto è stato il convegno “Il turismo all’aria aperta nel Nordest“, organizzato dall’Associazione interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia delle strutture turistico ricettive all’aria aperta (Faita Nordest), presso il palazzo vescovile di Portogruaro. Presenti all’incontro, tra gli altri, anche il presidente di Faita Nordest Alberto Granzotto,
‘assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner, il sindaco di Lignano Laura Giorgi e il sindaco di Cavallino Treporti Roberta Nesto.

I dati del Friuli.

Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda i camping, sono circa 227 mila le presenze di italiani registrate nell’anno scorso, mentre quelle straniere hanno toccato quota 580 mila, con una crescita complessiva di oltre il 10% rispetto al 2022.

Per quanto riguarda, invece, i villaggi turistici, nel 2023 è stata raggiunta quota 156 mila presenze di italiani e 743 mila presenze di stranieri, con una crescita del 5,6% rispetto all’anno precedente. Sul fronte delle provenienze, la parte del leone la fanno nell’ordine: Germania, Austria, Paesi Bassi, Ungheria e Repubblica Ceca.

“In Friuli Venezia Giulia – ha illustrato Bini – il ‘peso’ delle strutture all’aria aperta (camping e villaggi turistici) vale circa il 17% del totale delle presenze turistiche: nel 2023 sono state registrate oltre 1,7 milioni di presenze su un totale di 10 milioni di presenze in Regione”.

“Si tratta – ha proseguito l’esponente della Giunta – di una forma di turismo di qualità, perché ad alta fidelizzazione, con un elevato tempo di soggiorno e votata alla sostenibilità ambientale. Per questo il Friuli Venezia Giulia ne sostiene lo sviluppo e la crescita, non soltanto nell’ambito della costa, che certamente riveste il ruolo più importante per il settore, ma in prospettiva anche nell’area montana e pedemontana“.

In termini di offerta ricettiva, sono 38 le strutture all’aria aperta in Friuli Venezia Giulia, tra campeggi e villaggi turistici, che diventano 53 includendo dry marina e marina resort per un sistema che mette a disposizione oltre 14mila posti letto per i camping e 12.500 nei villaggi vacanza che, sommati a quelli riferiti a dry marina e marina resort portano a un totale complessivo di oltre 37 mila posti letto.