Il Calendario Storico dei Carabinieri quest’anno parla friulano

Il Calendario dell’Arma pubblicato in friulano

L’edizione 2023 del Calendario Storico dei Carabinieri “parla”, per la prima volta, in lingua friulana: ennesima testimonianza del profondo legame dell’Arma con il territorio friulano. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Comando Legione Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana.

“È un giorno storico per la Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia – ha dichiarato il Generale Francesco Atzeni – e un momento straordinario di felice collaborazione con le istituzioni regionali perché presentiamo uno dei simboli più “iconici” dell’Arma che di anno in anno ha saputo portare un messaggio importante a tutti coloro che lo hanno ricevuto o anche solo sfogliato. Siamo l’Arma Benemerita della gente e il calendario in lingua friulana è la testimonianza concreta del forte legame dei carabinieri col territorio e la collettività verso cui prestano il loro servizio. Quest’anno proponiamo il delicatissimo tema della tutela ambientale, recepito anche negli articoli 9 e 41 della Costituzione, da sempre a cuore per noi carabinieri e ancor di più dal 2017 con l’acquisizione delle competenze e risorse del Corpo Forestale dello Stato, che hanno reso l’Arma la più grande forza di polizia ambientale d’Europa”.

“Essere presente qui, oggi, ha per me un valore particolare – ha spiegato l’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti -, perché questo non è soltanto un calendario, ma molto di più. Come ha detto il generale Atzeni, è qualcosa di iconico, è cultura, è identità. Pertanto, usare il friulano anche per il Calendario Storico dei Carabinieri è un modo per dare dignità a una lingua che ce l’ha tutta, la lingua friulana. È far capire che c’è la massima ufficialità: quella dello Stato e di una sua componente fondamentale com’è l’Arma. Lo sappiamo: questo è un calendario speciale, viene appeso in tante sedi istituzionali, e non solo, e da oggi parla in marilenghe. Per noi è un’occasione importante e mi auguro che possano esserci sempre più iniziative di questo tipo e che lo Stato sempre di più parli friulano, nella convinzione che la Regione sarà sempre a disposizione per collaborare affinché le nostre istituzioni parlino anche la lingua del territorio, come sta facendo l’Arma dei Carabinieri, con grandissima lungimiranza”.

“La pubblicazione del calendario storico dei carabinieri in lingua friulana è la sintesi, la convergenza di un interesse che sia lingue minoritarie che Paese hanno capito: la vera ricchezza di uno Stato sta nelle sue differenze, perché è proprio in questa caratteristica che si trova l’esaltazione dell’unità e non nell’omologazione. L’Arma rappresenta l’unità dell’Italia – ha concluso il presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin – grazie alla sua presenza capillare nei paesi giocando un asse portante della nostra Patria. Il fatto che i carabinieri abbiano deciso di tradurre il calendario anche in friulano è una testimonianza della forte integrazione che i valori espressi dai militari ben si sposano con quelli del popolo friulano ossia tenacia, impegno, lavoro, responsabilità, attenzione”.

Quella in marilenghe è una delle 10 lingue in cui è stato tradotto il Calendario 2023, accanto all’inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese, arabo e sardo. Si tratta di un vero e proprio omaggio al friulano, lingua riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano con la legge 482/99. Il Calendario è una pubblicazione ambita, collezionata in Italia e all’estero, giunta alla sua 90esima edizione. In particolare, il tema scelto per questa edizione è quello della tutela ambientaledella biodiversità e degli ecosistemi. Le 12 storie firmate dal giornalista e scrittore Mario Tozzi, primo ricercatore del CNR, geologo e divulgatore scientifico raccontano, assieme alle immagini, l’azione dei Carabinieri a difesa del nostro patrimonio naturale.