Chi parla friulano, impara meglio l’inglese

In Friuli, tutti i bambini hanno l’opportunità di studiare la lingua friulana a scuola. Infatti, al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado (entro il 30 gennaio), è possibile scegliere l’insegnamento del friulano per tutta la durata del ciclo scolastico: si tratta di almeno 30 ore all’anno, secondo quella che a livello europeo è riconosciuta come la metodologia didattica più efficace e all’avanguardia – il CLIL, Insegnamento Integrato di Lingua e Contenuto – e senza sottrarre ore ad altre materie. La legge prevede infatti che sia inserito nel 20% del curriculum individuato dalle scuole in autonomia. La scelta viene fatta al momento dell’iscrizione sul portale del MIUR https://www.istruzione.it/iscrizionionline/ ma è possibile rivolgersi anche alla segreteria della scuola.

Per studiare il friulano c’è poi una novità: Anìn!, il primo manuale che accompagna gli alunni della scuola primaria alla scoperta della lingua e della cultura friulana. Un investimento per il futuro della lingua promosso da ARLeF e Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, donato a tutti gli alunni che scelgono appunto lo studio del friulano. Due i volumi: il primo, per la 1a e 2a classe, con un avvicinamento graduale alla lingua, il secondo, per le classi 3a, 4a e 5a, con approfondimenti sulla storia e geografia friulana, sulla lingua e sulla letteratura. Il tutto in una dimensione plurilingue, grazie all’inserimento dell’inglese e delle altre lingue parlate sul territorio regionale.

La professoressa Antonella Sorace, docente di Linguistica dello Sviluppo all’Università di Edimburgo (Regno Unito) e autorità mondiale nel campo dello sviluppo del linguaggio bilingue, sottolinea quali siano i pregiudizi da sfatare sul plurilinguismo nei bambini: «C’è chi crede che due lingue se adottate troppo presto – afferma la Sorace -, possano creare confusione nel bambino o causare problemi a scuola. La ricerca scientifica, però, ci dice che nulla di tutto questo è vero. Se mai, è vero il contrario: il plurilinguismo regala tutta una serie di vantaggi. Ci sono infatti numerosi studi sullo sviluppo di abilità generali, come il controllo dell’attenzione, basilare per l’apprendimento. Chi domina più lingue, è più sensibile alle prospettive altrui; inoltre ha una comprensione implicita di come funziona qualsiasi lingua, pertanto è facilitato nell’apprendimento di altre lingue, come ad esempio l’inglese».