Tornano in Friuli i contributi per mettere l’allarme, ecco come funziona

I contributi per mettere l’allarme in Friuli.

Tornano in Friuli i contributi per mettere l’allarme. Via libera infatti della Giunta regionale all’approvazione preliminare dello schema di regolamento per l’assegnazione agli enti locali di specifici finanziamenti per l’installazione di sistemi di sicurezza. Lo ha deciso l’esecutivo Fedriga approvando nel corso dell’ultima seduta una specifica delibera su proposta dell’assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti.

Il provvedimento, che poi dovrà passare al vaglio del Consiglio delle Autonomie locali per l’acquisizione dei pareri, determina i criteri, i termini e le modalità per l’accesso ai finanziamenti agli enti locali per la concessione di contributi a favore di terzi per l’acquisto, l’installazione, il potenziamento e l’attivazione di sistemi di sicurezza presso immobili vari. Le risorse potranno essere utilizzate per impianti nelle abitazioni private di persone fisiche residenti da almeno cinque anni in via continuativa in Regione, parti comuni dei condomini, immobili religiosi, immobili adibiti ad attività professionali, produttive, commerciali o industriali nonché edifici scolastici e impianti sportivi non di proprietà degli enti locali.

I beneficiari dei contributi.

I beneficiari dei contributi sono i Comuni, i quali, a loro volta, dopo la concessione del finanziamento da parte della Regione, emanano il bando rivolto ai soggetti terzi. I criteri per il riparto delle risorse prevedono 9 fasce suddivise per numero crescente di popolazione residente nel Comune richiedente singolo o nei Comuni compresi in una forma associativa, alle quali corrisponde una diversa misura di finanziamento. Gli importi relativi a ciascuna fascia sono ulteriormente incrementati del 20 per cento in caso di forme associative e del 30 per cento per i Comuni ex capoluogo di Provincia.

Da 7mila a 200mila euro.

Si va quindi da un minimo di 7mila euro per la fascia 1 (Comuni fino a 2500 abitanti) ai 200mila euro della fascia 8 (Comuni con oltre 110mila abitanti). È prevista inoltre una fascia A della quale fanno parte i Comuni ad alto flusso turistico con popolazione superiore ai 5mila abitanti per i quali la Regione assegnerà 30mila euro. Il finanziamento è liquidato in via anticipata nella misura del 50 per cento contestualmente al decreto di concessione e il saldo contestualmente al decreto di approvazione della rendicontazione.

“Questi fondi – spiega l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti – rientrano nell’ambito della nuova legge sulla Polizia locale approvata nel 2021. Prima dell’approvazione della legge era stata erogata l’ultima tranche di risorse e ora regolamentiamo la concessione dei contributi per il 2023. La Regione si impegna a sostenere l’installazione di impianti di videosorveglianza per le abitazioni private ma anche per altri edifici particolarmente sensibili e che possono essere oggetto di atti vandalici e di furti come immobili della Curia o impianti sportivi, edifici scolastici e attività professionali, concedendo contributi fino alla soglia del 60 per cento della spesa sostenuta”.

“Nel regolamento – conclude Roberti – c’è anche una suddivisione diversa dei fondi a favore dei Comuni, frutto dell’esperienza del passato. Ci siamo infatti resi conto che ci sono aree della regione in cui c’è una richiesta maggiore di questa tipologia di contributi e altri in cui non venivano consumate tutte le risorse messe a disposizione. Con il nuovo riparto possiamo soddisfare quindi molte più domande rispetto al passato”.