Dopo la protesta del Friuli, Roma in aiuto dei volontari della Protezione Civile

L’annuncio dopo la protesta della Protezione civile in Friuli.

Roma si è mossa in fretta per tutelare i volontari della Protezione Civile dopo che, dal Friuli, era partita la protesta, con la sospensione delle attività dei gruppi, come conseguenza al caso di Preone e all’indagine che ha equiparato il rapporto dei volontari ad un rapporto di lavoro.

La magistratura, infatti, ha sanzionato e indagato il sindaco del paese e il coordinatore del gruppo locale della Pc dopo la tragica morte del caposquadra del gruppo comunale, Giuseppe De Paoli, travolto da una ceppaia.

Una doccia fredda per tutti i volontari che hanno sottolineato i rischi di una tale interpretazione giuridica. Il Ministro della Protezione Nello Musumeci e quello dei Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, hanno quindi diramato una nota congiunta sul tema, annunciando che è in arrivo una modifica della norma per salvaguardare gli uomini e le donne della Protezione civile.

“E’ stato preparato un emendamento – hanno spiegato -, che chiarisce il regime giuridico applicabile ai volontari della Protezione civile affinché possano continuare a dare il loro importantissimo e preziosissimo contributo, senza il timore di incorrere in eventuali procedimenti penali. Questo non farà mai venir meno le tutele necessarie per la loro sicurezza e incolumità”. L’emendamento sarà presentato nel primo veicolo normativo attinente alla materia.