Finito l’effetto post-covid, l’economia del Friuli rallenta: giù il settore legno arredo

Lo stato di salute del settore legno arredo in Friuli.

La crescita dell’economia è in rallentamento e a risentirne è anche il settore del legno arredo sia in Friuli Venezia Giulia, sia in provincia di Udine, come emerso dalla riunione itinerante del Gruppo Legno, Mobile e Sedia di Confindustria Udine, ospitata alla Fantoni spa di Osoppo.

Il capogruppo Marco Vidoni, infatti, non nasconde il delicato momento congiunturale del settore. “I numeri sono lo specchio di un rallentamento generale dell’economia internazionale e delle politiche monetarie restrittive a livello europeo. Secondo le analisi dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Istat, la produzione del comparto Legno in Italia – evidenzia Vidoni -, è diminuita nei primi 7 mesi del 2023 del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2022, quella del comparto Mobili, invece, del 5,9% (manifatturiero -1,9%). E i numeri non sono poi tanto diversi in FVG e in provincia di Udine, dove si è affievolito il significativo rimbalzo post-Covid“.

La produzione.

Già, perché la produzione del Legno-arredo – sottolineano le analisi dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine -, dopo la caduta subita nel 2020 (-7,3% in FVG e -8,2% in prov. di Udine le variazioni percentuali rispetto all’anno precedente), aveva registrato nel 2021 un netto rimbalzo (+16,1% in FVG, +14,2% a Udine).

Nel 2022 il comparto, dopo un primo semestre positivo, anche se in decelerazione (+3,2% in FVG e +3,1% in provincia di Udine le variazioni sullo stesso periodo del 2021), nella seconda parte dell’anno ha subito una forte contrazione (-13,8% sia in FVG che in provincia di Udine). L’andamento riflessivo è proseguito anche nel primo semestre 2023 (calo del -10% in FVG e -11,1% in provincia di Udine).

Le esportazioni.

“Anche le esportazioni nei primi sei mesi dell’anno in corso – evidenzia Vidoni – sono diminuite rispetto al 2022: la variazione in valore in FVG è stata del -21,9% per il comparto del Legno e del -9,9% per quello del Mobile. In provincia di Udine rispettivamente -27% e -4,1%. Se si rivalutano i valori del 2022 e del 2019 ad oggi, la diminuzione delle vendite all’estero, a seguito dell’inflazione, è stata maggiore: per il FVG -26,3% il comparto Legno e -15% quello del Mobile rispetto al 2022. Rispetto al 2019 l’export di mobili è cresciuto soltanto del 14,5%, anziché del 32,2%. Per la provincia di Udine il calo delle vendite all’estero di mobili nei confronti dello scorso anno è del 9,5%”.

Per quanto riguarda il dettaglio delle destinazioni, l’export nel Regno Unito, primo partner commerciale per il comparto del FVG, è diminuito a prezzi correnti del 3,2% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Seguono Francia (-9%), Stati Uniti (-23%) e Germania (-2,7%). In provincia di Udine le vendite in Francia, primo partner commerciale, sono calate del -5,9% sul primo semestre 2022. Seguono Stati Uniti (-11,6%), Regno Unito (+3,2%) e Germania (-25,9%).

In calo, infine, risultano gli ordini (-6,7% in FVG e -6,8% a Udine le variazioni tendenziali) a conferma che il contesto, per gli ultimi mesi dell’anno, si presenta complicato.

La preoccupazione del settore.

La situazione, quindi, desta preoccupazione, “anche se – evidenzia Vidoni – i nostri competitor in Europa se la passano addirittura peggio. Del resto, come abbiamo visto anche nell’emergenza Covid, le imprese italiane hanno sempre dimostrato una forte reattività rispetto alle difficoltà del mercato. Nutro la fondata speranza che anche questa volta le nostre aziende sappiano avere una reazione positiva e convincente alla situazione contingente”.

Il comparto Legno-arredo in FVG conta 2.316 localizzazioni (imprese + sedi secondarie, 20% dell’industria manifatturiera regionale) e 19.037 addetti (16,5% dell’industria manifatturiera regionale). In provincia di Udine sono ubicate il 57% delle localizzazioni regionali e il 40% degli addetti del comparto legno arredo; il comparto provinciale per numero di localizzazioni, 1.331, e addetti, 7.595, è preceduto solo dal metalmeccanico.