La Francia nega l’estradizione per il terrorista Bergamin, ideò l’omicidio Santoro

L’omicidio Santoro, a Udine nel 1978.

Il maresciallo Antonio Santoro era nato il 26 aprile 1926 ad Avigliano (Potenza) ed era il comandante della Casa Circondariale di Udine quando, il 6 giugno 1978 cadde vittima di un agguato nel capoluogo friulano, assassinato per la strada dai terroristi

A rivendicare l’omicidio furono i Pac-Proletari Armati per il Comunismo: l’esecutore materiale del capo degli agenti di polizia penitenziaria è l’ex terrorista Cesare Battisti, ma a idearlo fu Luigi Bergamin.

E proprio Bergamin, padovano ed ex militante dei Pac, è uno dei dieci terroristi per cui la Corte di Cassazione della Francia ha appena negato l’estradizione in Italia. L’uomo, oggi 74enne, ha a carico una pena definitiva da scontare di 16 anni e 11 mesi di reclusione. Si era rifugiato Oltralpe dopo gli anni di piombo, come gli altri ex brigatisti, e dopo essere sfuggito ad un tentativo di cattura nel 2021 si era costituito.

Battisti, invece, finì in Sudamerica, in Brasile: anche quel Paese rifiutò l’estradizione, per poi invece concederla nel 2019; l’ex terrorista si diede alla latitanza, ma fu arrestato in Bolivia nel 2019 e portato in Italia, dove sta scontando l’ergastolo e dove ha ammesso la responsabilità di quattro omicidi, tra cui quello di Santoro. Al maresciallo ucciso è intitolata la caserma della Polizia Penitenziaria di Udine.