In Friuli lavoratori introvabili, manca il 55% delle figure richieste

La difficoltà delle aziende del Friuli a trovare lavoratori.

Diventa sempre più problematico, per le aziende del Friuli, trovare i lavoratori che cercano. Una difficoltà che è aumentata di 6,1 punti percentuali rispetto all’anno scorso. A gennaio 2023, infatti, il 55 per cento delle entrate previste sul mercato del lavoro sono di difficile reperibilità rispetto al 48,9 per cento del gennaio 2022.

A dirlo sono i dati elaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato su dati Unioncamere-Anpal, Sistema informativo Excelsior 2022, secondo i quali il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione in Italia per difficoltà di reperimento di manodopera; peggio solo in Trentino Alto Adige, dove la difficoltà raggiunge il 56,7 per cento.

E a mettere in evidenza la criticità è Confartigianato Fvg: “Sono numeri che il settore artigiano e della piccola impresa tocca con mano ogni giorno – commenta il presidente Graziano Tilatti –. Un problema cui le nostre imprese e i diversi comparti cercano di affrontare attivando diverse leve, una delle quali è quella dei contratti integrativi a livello regionale. Sono strategici: intervengono non solo sulla parte economica, ma anche su quella legata al welfare e alle maggiori tutele nei confronti dei lavoratori”. Non a caso, dunque, nel comparto artigiano del Friuli Venezia Giulia sono stati siglati ponendo queste attenzioni i contratti integrativi dei settori: edilizia e affini; legno, arredamento e mobili; alimentare e panificazione. “Sono contratti che contengono istituti capaci di garantire la conciliazione dei tempi vita-lavoro, prevedono nuove prestazioni di welfare, maggiore sicurezza sul lavoro e formazione professionale – spiega Tilatti -. Inoltre, valorizzano la previdenza complementare e la sanità integrativa”. Esistono, inoltre, delle prestazioni a favore dei lavoratori per abbattere il caro energia.

Gli artigiani del Friuli Venezia Giulia, con le loro associazioni di categoria territoriali, hanno puntato inoltre sui “MatchingDay Job“, organizzati con il supporto della Regione. “Un’attività di incontro tra offerta e domanda di lavoro che ha dimostrato di funzionare – evidenzia Tilatti -, tanto che dopo il recruiting svolto per un’ottantina di posti a dicembre ne abbiamo già un altro in programma a scadenza ravvicinata. La reperibilità di personale oggi è un problema complesso e sul quale incidono diversi fattori. Tuttavia – conclude Tilatti – come artigiani e piccole imprese siamo convinti che a rendere ancora attrattiva un’azienda siano la valorizzazione del dipendente e la capacità di farlo sentire parte integrante del processo di crescita che ogni azienda ha in sé. Per quanto ci riguarda, questa è la scommessa che rinnoviamo ogni giorno”.