Giubileo dei giovani: centinaia di friulani pronti a partire per Roma

Saranno accompagnati dall’arcivescovo mons. Riccardo Lamba.

È scattato il conto alla rovescia per la partenza di diverse centinaia di giovani friulani alla volta di Roma, dove a partire da lunedì 28 luglio vivranno una settimana di pellegrinaggio in occasione del Giubileo loro dedicato. Dei seicento partecipanti udinesi, oltre metà sono parte in un gruppo organizzato dall’Arcidiocesi di Udine e saranno accompagnati dall’Arcivescovo. E mentre cresce l’attesa, si svelano i primi dettagli dell’esperienza che avrà tutti i crismi di una festosa Giornata mondiale della Gioventù sotto mentite spoglie.

Un gruppo di gruppi: circa trecento giovani (per la precisione 316) lunedì 28 luglio saliranno sui pullman della Pastorale giovanile diocesana alla volta di Roma, dove fino a lunedì 4 agosto vivranno la grande esperienza del Giubileo dei giovani a cui è atteso circa un milione di presenze da 146 paesi del mondo. Con loro anche ventitré giovani argentini che nei giorni scorsi hanno raggiunto il Friuli per aggregarsi – a mo’ di gemellaggio – al gruppo diocesano udinese. Ad accompagnare il “gruppone” diocesano sarà lo stesso arcivescovo mons. Riccardo Lamba. Quindici i gruppi parrocchiali (o “di Collaborazione pastorale”) che costituiscono il gruppone diocesano, cui si aggiungono alcuni partecipanti privi di un gruppo di riferimento. Ben otto i sacerdoti presenti, capitanati dall’Arcivescovo e dal direttore della Pastorale giovanile don Daniele Morettin. Cinque i seminaristi, un diacono e quattro religiose (tre salesiane e una francescana).

“Scoprire le radici della fede lì dove Pietro e Paolo hanno donato la loro vita, visitare le basiliche, andare alle catacombe, conoscere altri luoghi importanti e testimonianze vive della fede sarà un’esperienza molto profonda per tutti i partecipanti” spiega lo stesso arcivescovo monsignor Riccardo Lamba prima di soffermarsi sulla forza di un pellegrinaggio dalle caratteristiche di mondialità. “Quando la Pastorale giovanile organizza momenti in cui i giovani possono incontrarsi da tutte le parti della Diocesi, loro sono confermati nel fatto che la fede non è un fatto legato a un piccolo gruppo, a una piccola Parrocchia o a una più attiva nella quale ci sono tante iniziative, ma è una realtà molto più ampia. La fede è qualcosa che appartiene a un’umanità molto più estesa“.

Il gruppo diocesano, tuttavia, non sarà solo: circa novanta altri giovani friulani raggiungeranno Roma partendo da altre Parrocchie del territorio diocesano, con 16 giovani dal Movimento giovanile salesiano e ben 150 dalle varie comunità del cammino neocatecumenale. Circa seicento, quindi, i friulani che raggiungeranno la capitale.

I giorni del Giubileo dei giovani

Il programma del gruppo diocesano prevede la partenza lunedì 28 luglio, con arrivo in serata a Roma. “Saremo alloggiati in alcune Parrocchie della zona sud di Roma“, spiegano dalla Pastorale giovanile. Martedì 29, invece, sarà una giornata dedicata al pellegrinaggio a San Pietro – proseguono –. Dopo aver introdotto il significato della Porta Santa, i giovani si recheranno nella Basilica e la varcheremo fisicamente. Quella sera, poi, si vivranno la Messa di benvenuto della città il festival degli influencer cattolici”. Mercoledì 30 luglio sarà dedicato agli approfondimenti nelle piazze della città eterna, mentre giovedì 31 luglio l’appuntamento “clou” è con la festa dei giovani italiani e la professione di fede in Piazza San Pietro.

Venerdì 1° agosto la giornata avrà carattere penitenziale, mentre sabato 2 agosto sarà un giorno di preparazione e viaggio – a piedi – verso la zona di Tor Vergata, dove esattamente 25 anni dopo la memorabile veglia presieduta da San Giovanni Paolo II sarà Papa Leone XIV a rendersi presente tra i giovani per un’attesissima preghiera serale. Notte all’addiaccio prima di celebrare, sempre con il Papa, la Messa del Giubileo dei giovani domenica 3 agosto, al mattino.

Il gruppo diocesano rientrerà poi nei propri alloggi e vivrà, al mattino di lunedì 4 agosto, una rilettura comunitaria dell’esperienza. Alla sera di lunedì è previsto il rientro in Friuli.

I giovani argentini

Attesissima, infine, è la presenza dei 23 giovani argentini accompagnati da don Leonardo Della Picca, giovane prete della diocesi di San Martin (nel cuore di Buenos Aires) discendente di emigrati di Pantianicco. «I giovani sono in Friuli lunedì 21 luglio e sono ospitati da alcune famiglie di Pagnacco e Plaino», svelano dalla Pastorale giovanile. Oltre al pellegrinaggio a Roma, coglieranno l’occasione del viaggio in Italia per visitare il Friuli dai monti fino ad Aquileia, ma anche Padova e Venezia. Non è mancato un contatto con la Caritas diocesana per un’esperienza di solidarietà in salsa sudamericana. Oltre, ovviamente, al festoso scambio di esperienze e di conoscenza con i giovani delle Parrocchie friulane: il Giubileo, infatti, è una festa che non coinvolge soltanto Roma, ma – letteralmente – tutto il mondo.

In contemporanea il Giubileo dei missionari digitali. Con tre friulani

Mentre la città eterna è protesa all’evento più partecipato dell’Anno santo, lunedì 28 e martedì 29 luglio la città si prepara ad accogliere un altro appuntamento giubilare, più piccolo nelle dimensioni (coinvolgerà “solo” un migliaio di persone) ma capace di inondare di speranza i social media e i canali digitali in tutto il mondo. È il Giubileo dei missionari digitali, “protagonisti” di quella che può essere definita come la più recente tra le frontiere di missione, che vede persone in tutto il mondo – non soltanto preti, ma anche tantissime religiose e, per la maggior parte, laici e laiche – annunciare il Vangelo tra Instagram, TikTok, WhatsApp e compagnia. A questo evento parteciperanno anche tre friulani: il seminarista Simone Clavora, il giovane videomaker Federico Muzzolini e il responsabile della comunicazione diocesana Giovanni Lesa.

Scorrendo la presentazione dei partecipanti sul sito ufficiale dell’evento, salta all’occhio la presenza massiccia di partecipanti dall’America Latina, l’area in cui la Chiesa ha investito con più energia in questa nuova frontiera missionaria. Sono giovani e meno giovani, preti, religiosi e religiose, ma anche moltissimi laici. Vi sono alcuni “influencer” (ma il termine va preso con le pinze) da Corea del Sud, Libano, Filippine, Bangladesh, Cambogia, Stati Uniti. Più limitata la presenza africana ed europea, nonostante un nutrito gruppo di italiani. I più conosciuti sono senza dubbio i vari don Alberto Ravagnani, don Cosimo Schena, suor Alice Callegari, Nicola Camporiondo, Rosy Russo, Alumera, Pietro Calore (“Fantascienza cattolica”), Emanuele Magli (“Religione 2.0”), Francesca Parisi. Tutti uniti da una “missione”: abitare l’ambiente e la cultura digitali con lo stile del buon samaritano.