Nei cantieri edili, un morto ogni due giorni: il Friuli è tra le regioni peggiori

I dati sulle morti nei cantieri edili in Italia e in Friuli.

La tragedia di Firenze ha riacceso un faro sugli incidenti mortali sul lavoro e, in particolare, per quanto riguarda i cantieri edili: secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre su dati Inail, in quel settore in Italia muore un addetto ogni due giorni.

Stando al report, inoltre, uno su tre non lavora direttamente in un’azienda edile, ma in realtà appartenenti al settore dell’installazione degli impianti (che hanno contratti da metalmeccanici). “Detto ciò, non è comunque da escludere che in misura sempre più crescente questi lavoratori si trovino all’interno di un cantiere non per realizzare degli impianti ma per eseguire delle mansioni di natura strettamente edile senza disporre, però, di un corretto inquadramento contrattuale, ovvero quello dell’edilizia” spiega l’associazione di categoria.

“Non solo – continua -. Le maestranze che esercitano l’attività edile, ma non dispongono del CCNL corrispondente, non sono tenute a frequentare i corsi di formazione obbligatori previsti per gli edili, rendendo questi lavoratori meno consapevoli e meno preparati ad affrontare i rischi e i pericoli che possono incorrere durante la giornata lavorativa”.

Secondo la banca dati Inail, in Italia nel 2022 sono stati denunciati 1.208 incidenti mortali nei luoghi di lavoro, di cui 175 – praticamente uno ogni due giorni – hanno interessato il comparto delle costruzioni. E il Friuli Venezia Giulia è, a livello territoriale, tra le situazioni più critiche con il 40%, al quinto posto in Italia dopo Piemonte (65%), Liguria, Umbria (50%) e Lombardia (40,7%). Le cause più diffuse di incidente nei cantieri sono cadute dall’alto, le cadute di oggetti o di carichi e la perdita di controllo nella conduzione dei mezzi.

I numeri del Friuli Venezia Giulia degli incidenti nei cantieri.

Stando ai dati elaborati dalla Cgia di Mestre, gli incidenti mortali sul luogo di lavoro sono diminuiti in quattro anni, ma sono aumentati in proporzione quelli nei cantieri edili. Nel 2019, in regione ci sono stati 21 incidenti mortali sul lavoro di cui 2 nei cantieri; l’anno successivo 28 di cui 5 nei cantieri; nel 2021 rispettivamente 38 e 6 e nel 2022 12 di cui ben 5 nel settore edile pari appunto al 40% dei casi.

Resta da vedere come è andato il 2023: di certo, se in Italia si è registrata una diminuzione degli indicenti mortali sul lavoro, la nostra regione è in controtendenza. In Friuli Venezia Giulia, infatti, se ne sono registrati 22, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.