L’inflazione svuota le tasche dei friulani: la povertà cresce del 25% in un anno

I dati Istat sulla povertà in Friuli Venezia Giulia.

Aumenta la povertà in Italia e il Friuli Venezia Giulia non fa eccezione: colpa soprattutto dell’inflazione che, nel nostro Paese, ha spinto nella povertà assoluta più di 2,18 milioni di famiglie (nel 2022 8,3% del totale contro il 7,7% del 2021) e oltre 5,6 milioni di persone (9,7% contro il 9,1% del 2021). L’incidenza di povertà relativa si attesta al 10,9% e le famiglie sotto la soglia sono 2,8 milioni

La fotografia emerge dal nuovo rapporto Istat sul tema, pubblicato oggi 25 ottobre. Per quanto riguarda la nostra regione, in un anno la povertà relativa è aumentata di oltre il 25% passando da un’incidenza pari al 4,5% nel 2021 al 5,8% del 2022 (+ 26%). Nel Nord Est, la povertà assoluta colpisce il 7,9% delle famiglie e l’8,8% degli individui.

L’incidenza della povertà è più alta se in famiglia è presente uno straniero. Aumenta anche in caso di basso titolo di studio e di famiglie con tre o più figli o con un solo genitore oppure per le persone che vivono in affitto.

Nell’area del Nord Italia, inoltre, la maggior parte dei poveri relativi non appartiene tanto alla fascia anziana, quanto a quella tra i 34 e i 44 anni che ha visto aumentare l’incidenza dal 9,7 all’11,1% seguita da quella tra i 45 e i 54 anni, passati dal 7,8 all’8,3%. Da notare, inoltre, che nel Nord Est l’intensità (misura quanto poveri sono i poveri, ossia di quanto, in termini percentuali, la spesa media mensile delle famiglie povere è inferiore alla linea di povertà) della povertà relativa è aumentata rispetto al 2021, arrivando al 18,7%.

Secondo l’Istat, infine, i bonus sociali per l’energia e il gas – fortemente potenziati nel 2022 sia in termini di platea di beneficiari sia nell’importo – hanno contribuito a contenere la crescita della povertà; si stima, infatti, che questa misura ne abbia ridotto l’incidenza di sette decimi di punto.