Influenza aviaria, la situazione in Friuli Venezia Giulia e le raccomandazioni

Dopo che un caso di influenza aviaria si è registrato in un allevamento familiare di Porcia, l’Azienda sanitaria Friuli occidentale ha fatto scattare i controlli attraverso il dipartimento di prevenzione. A seguito dei controlli effettuati, è stato trovato un caso di contagio e si è deciso l’abbattimento di tutti gli animali, visto l’alto indice di contagiosità del virus.

Ora è stato introdotto un perimetro di 10 chilometri intorno all’allevamento, all’interno del quale saranno effettuati controlli a campione in tutti gli allevamenti e sarà chiesto ai titolari se hanno notato comportamenti anomali degli animali. In caso di ulteriori positività si procederà, come avvenuto a Porcia, all’abbattimento di tutti i capi.

Cos’è l’influenza aviaria.

L’influenza aviaria è una malattia virale che colpisce per lo più gli uccelli selvatici. Questi fungono da serbatoio e possono eliminare il virus attraverso le feci. Solitamente tali uccelli non si ammalano, ma possono essere molto contagiosi per gli uccelli domestici come tacchini, anatre, polli e altri animali da cortile.

Benché i virus influenzali umani ed aviari appartengano alla stessa famiglia e tipo, i virus aviari non sono in grado di trasmettersi con efficienza all’uomo, ma possono farlo sporadicamente ed in determinate condizioni, che prevedono un’esposizione attraverso il contatto diretto con volatili morti o ammalati, con superfici o materiali contaminati da escreti e secreti infetti (es. feci) o attraverso le mucose (orali, oculari, nasali), con aerosol infetti, o eventualmente attraverso il consumo di carni non ben cotte di volatili infetti.

Per quanto riguarda gli allevamenti commerciali, questi sono obbligatoriamente registrati nella Banca Dati Nazionale, quindi ai Servizi Veterinari del Dipartimento di Prevenzione è nota la presenza, la localizzazione e le misure adottate.

Per quanto riguarda gli allevamenti commerciali, questi sono obbligatoriamente registrati nella Banca Dati Nazionale, quindi ai Servizi Veterinari del Dipartimento di Prevenzione è nota la presenza, la localizzazione e le misure adottate.