“Tire fûr la lenghe”, parte l’indagine sull’utilizzo della lingua friulana

L’indagine sull’utilizzo della lingua friulana.

Si chiama “Tire fûr la lenghe (Mostra la lingua)” il progetto di indagine sociolinguistica, presentato in conferenza stampa il 7 marzo a Udine e realizzato da Ires Fvg Impresa Sociale, con il contributo dell’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), per comprendere quale sia l’utilizzo della lingua friulana e delle altre lingue parlate in Friuli. 

Da marzo prende infatti avvio la ricerca che prevede la diffusione e la raccolta sul territorio regionale di oltre 3.000 questionari d’indagine predisposti dai ricercatori Ires in stretta collaborazione con il FEF Forskningscentrum för Europeisk Flerspråkighet (Finlandia) e un comitato scientifico composto da linguisti delle università di Bolzano, Milano, Pavia, Trento e Vigo (Galizia).  

Lo studio.

“L’obiettivo è fare il punto sui dati sociolinguistici riferiti alla lingua friulana, oltre che capire quali lingue (o quali dialetti) si parlano di preferenza nelle diverse situazioni della vita quotidiana e se c’è differenza negli usi linguistici tra diverse aree della regione e diversi strati della popolazione” specifica Vittorio Dell’Aquila, sociolinguista e responsabile scientifico dell’indagine.

Il piano di distribuzione e raccolta, presentato da Michele Flaibani ricercatore Ires Fvg e responsabile per l’indagine sul campo, prevede al momento il coinvolgimento e la collaborazione di oltre 30 istituti comprensivi e di un gruppo di rilevatori e rilevatrici che opereranno nelle prossime settimane sull’intero territorio friulano per la raccolta dei questionari. Verrà coinvolto un campione controllato di persone con specifiche caratteristiche demografiche (di residenza, età e sesso) che potranno compilare il questionario in una delle lingue parlate in regione, ossia: italiano, friulano, sloveno e tedesco. Tutti i dati verranno raccolti in forma completamente anonima e le risposte saranno utilizzate in modo aggregato.

“L’iniziativa è parte integrante degli interventi previsti dal Piano Generale di Politica Linguistica per la lingua friulana della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e ha lo scopo di capire quale sia il reale stato di salute del friulano – commenta il direttore di ARLeF William Cisilino –. Inoltre, garantirà un confronto con le precedenti indagini sociolinguistiche, realizzate dal 1977 ad oggi, al fine di disporre di tutti i dati utili per determinare le future azioni da compiere”.