Mettere il Tagliamento in sicurezza, i progetti di una nuova associazione

I progetti per la tutela della sicurezza sul Tagliamento.

Nasce una nuova associazione per la promozione di progetti che mettano in sicurezza uno dei corsi d’acqua di riferimento in Friuli. Si chiama “Intesa Laboratorio Tagliamento”, sorge dalla volontà di instaurare un dialogo, finora mancato, in modo da favorire l’accordo tra le popolazioni rivierasche, per la realizzazione delle opere previste dal documento di sintesi  prodotto dalla “Commissione Laboratorio Tagliamento” e approvato nel 2012, che rappresenta la sintesi tecnica, sottoscritta dai rappresentanti di tutti i comuni attraversati dal fiume.

Lo scopo dell’associazione, presieduta da Angelo Valvason (affiancato dai vicepresidenti Erminio Barna e Andrea Tognato) è la tutela del territorio, dell’economia, dell’ambiente e dell’incolumità delle popolazioni rivierasche al fiume Tagliamento, dalla sorgente alla foce. “Cinquant’anni di studi e di proposte alternative allo sbarramento di Pinzano – spiegano dal sodalizio – hanno alimentato proteste e creato divisioni generando una situazione di stallo con forti ripercussioni economiche sui territori sia del medio che del basso corso, con irrisolto pericolo per l’incolumità delle persone nel caso di eventi eccezionali, soprattutto nel tratto terminale”.

La realizzazione delle casse di espansione, con sentenza giuridica, è stata fermata nel 2008 e la Regione si è poi impegnata a individuare percorsi alternativi per tutela e valorizzazione del corso d’acqua, nonché della pubblica sicurezza. Nel tempo, sono state individuate tre soluzioni per il basso corso del fiume Tagliamento. La prima è il rialzo del ponte stradale in corrispondenza dell’abitato di Latisana e S. Michele al Tagliamento; poi, la diaframmatura degli argini esistenti in sinistra idrografica della zona dell’ospedale di Latisana alla zona a valle di Gorgo di Latisana. Infine, rialzo e diaframmatura del tratto terminale in sinistra idrografica finalizzato al transito di 1800 metri cubi al secondo. “Le attuali risorse economiche (38 milioni) garantiscono la sola realizzazione delle opere di mitigazione a valle, che sono necessarie ed urgenti ma non risolutive – spiega la neonata associazione -, in quanto vanno completate con la realizzazione del manufatto di laminazione previsto dallo studio prodotto dal Laboratorio Tagliamento e approvato dall’Autorità di Bacino ed inserito nel Piano di Gestione del rischio Alluvioni approvato il 21 dicembre 2021″.

E così, il sodalizio appena costituito si propone come “pungolo” per le necessarie misure. “Allo stato delle cose, l’Associazione si pone l’obiettivo di stimolare la discussione e ricercare il consenso dei cittadini e dei portatori di dei interessi dei comuni rivieraschi, mediante una corretta informazione e divulgazione del documento di sintesi del Laboratorio Tagliamento e degli atti ad oggi sottoscritti dai Comuni e dagli Enti preposti. Contemporaneamente, intendiamo sensibilizzare la Regione e il Ministero, affinché reperiscano le risorse necessarie, attingendo anche dai fondi del Pnrr, per la realizzazione delle opere ed il ristoro delle servitù passive che verranno create e quelle già in atto. La realizzazione del manufatto di laminazione – conclude l’Intesa Laboratorio Tagliamento – farà sì che si possa finalmente liberare dal vincolo idrogeologico il centro dell’abitato di Latisana e contestualmente le aree sottoposte a vincolo per la realizzazione delle casse di espansione a sud della stretta di Pinzano“.