Dal Friuli al Perù per riparare il tetto della scuola danneggiata

Volontari dal Friuli per riparare il tetto di una scuola in Perù.

E’ risaputo: quando si tratta di solidarietà la generosità dei friulani non conosce confini. In una scuola sulle Ande, a Perccaccata, urgeva rifare la copertura del tetto e rendere sicuro l’edificio, e così artigiani, medici, imprenditori, sotto l’egida della CNA Pensionati del FVG, sono corsi fino in Perù a dare una mano. In un mese di lavoro senza sosta, i volontari Alvino, Antonino, Claudio, Giorgio, Giovanni e Sofia, ospiti del Centro Yanapanakusun, hanno sfidato l’altura, il freddo intenso, la grandine, diversi inconvenienti e imprevisti vari. Cittadini del pueblo, bambini, personale scolastico hanno collaborato all’abbraccio solidale della CNA; poi, dopo tanta fatica, con una grande festa i bambini hanno dimostrato tutta la loro gratitudine con balli e poesie in lingua quechua.

Scuola sicura.

L’edificio, ora sicuro, confortevole e accogliente, è pronto per essere frequentato dagli alunni della scuola dell’infanzia. “E pensare che qui, quando 20 anni fa venimmo a realizzare la scuola, i bambini vivevano in strada, costretti a lavorare come lustrascarpe o come serve presso le famiglie”, riferisce Giovanni di Maria, artigiano pensionato CNA e fondatore dell’associazione “Ascoltiamo le voci che chiamano”. Giovanni ad ottobre era al lavoro sulle Ande assieme ad Alvino Passaro, artigiano serramentista di Bagnaria Arsa, pensionato CNA e membro del direttivo dell’associazione, al quale è spettata la mansione di “capocantiere” e il coordinamento dei lavori, coadiuvato dal suo braccio destro, Giorgio Rizzi di Martignacco, ex falegname. I pensionati Claudio Bearzi, medico psichiatra, e Antonino Giunta, generale elicotterista, si sono invece prestati in veste di “manovali”.

L’acqua potabile.

Anche la presidente dell’associazione, Beatrice Savà di Tavagnacco, ex docente del Deganutti di Udine, ha raggiunto il gruppo su quelle cime dove da anni si fa in quattro per offrire un concreto aiuto, dai lavori burocratici alla cucina, individuando emergenze e necessità nelle varie comunità oggetto di interesse per l’associazione, attualmente impegnata in un progetto cofinanziato dalla Regione FVG(bando regionale 2022 per la Cooperazione internazionale e sviluppo) per il sostegno all’istruzione. I volontari, secondo le proprie possibilità, si alternano si in viaggi a Cusco dando il proprio sostegno al Centro Yanapanakusun in base alla professionalità di ciascuno. “Un altro lavoro utile per il Centro – commenta Beatrice Savà, ricordando che il progetto è sostenuto da fondi della Regione FVG – è stata la sostituzione del filtro nell’impianto di entrata dell’acqua. L’impianto era stato oggetto della missione a Cusco nel 2019 di Di Maria, Passaro, Rizzi, Zanin e il giovane Vittoriano Pavan che, assieme all’imprenditore Livio Busana, ha reso potabile l’acqua cambiando  completamente lo stile di vita del Centro, che risparmia in legna da ardere ed elettricità”.

La collaborazione con le scuole friulane.

“Si continua ad operare come Vittoria Savio, la fondatrice del Centro – prosegue Savà – con la prospettiva che i bambini e le loro famiglie possano rimanere nelle loro case, e che in quei territori si possano completare gli studi, diventare più consapevoli, scegliere un percorso di vita consono”. L’associazione è un riferimento per gruppi di persone che sostengono il Centro da varie città italiane, e svolge in sede una continua attività di sensibilizzazione sulla cooperazione, conoscenza e accoglienza di altre culture specialmente nelle scuole”. Con alcune collabora con continuità all’interno di progetti didattici, come con gli Istituti Comprensivi di Pagnacco/Martignacco, di Treppo Grande e con il Liceo C. Percoto di Udine.