All’Isis D’Aronco di Gemona si sperimenta l’apprendimento interattivo

All’istituto di Gemona installate 21 lavagne interattive multimediali.

All’Isis D’Aronco di Gemona si sperimenta sempre più un’esperienza didattica innovativa a 360 gradi. Si chiama “Augmented Classroom”, il progetto messo a punto grazie al sostegno della Fondazione Friuli nell’ambito del bando istruzione 2020 che prevede l’installazione nelle aule di 21 lavagne interattive multimediali con touch screen da 75 pollici, che sono state installate all’interno delle aule.

Un’esperienza moderna di apprendimento.

L’intervento è frutto di una visione strategica del D’Aronco tesa a una decisa innovazione della didattica. “Mentre infatti la lezione frontale resta ancora lo strumento didattico di gran lunga più utilizzato nelle scuole italiane -spiega il dirigente Pierluigi Fiorentini -, emerge sempre più come una priorità ormai ineludibile il bisogno di far prevalere a scuola un’esperienza moderna di apprendimento, interattiva e coinvolgente, che consenta agli allievi, grazie all’allestimento di classi tecnologicamente avanzate, di esplorare, comunicare e imparare in modo nuovo. L’allestimento di ambienti di apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella quotidianità scolastica è necessario dunque per potenziare i processi formativi e metterli al passo con un’epoca di trasformazione continua dei linguaggi comunicativi e di enorme diffusione dei saperi”.

Dual teaching.

L’irrompere dell’emergenza dovuta alla rapidissima diffusione del contagio da coronavirus ha poi messo tutti di fronte alla necessità indiscutibile di utilizzare al meglio gli strumenti della TIC, per poter continuare a essere e fare scuola. Anche per il prossimo rientro a settembre appare realistica la prospettiva di un modello organizzativo basato sull’alternanza in aula di una parte della classe, mentre l’altra parte lavora a casa attraverso la didattica a distanza. “Tale soluzione, denominata dual teaching o dual mode – conclude il dirigente -, permetterebbe la ripresa delle attività didattiche, assicurando la sicurezza delle persone e il contenimento del contagio attraverso il necessario distanziamento fisico tra quanti interagiscono all’interno dell’aula”.