Colleziona elmetti militari, la sua passione diventa una mostra a Gemona

L’iniziativa di Sergio Noacco a Gemona.

Una passione privata che si trasforma in una mostra permanente presso il bar camping Ai Pioppi di Gemona. L’iniziativa di costruire una mostra permanente di elmetti militari è partita da Sergio Noacco, originario di Taipana, che da tre anni è diventato parte della famiglia Forgiarini che dal 1955 gestisce l’attività. Quella di Noacco è una passione nata 35 anni fa, quando per la prima volta ha ritrovato per caso un elmetto tedesco nella zona di Ramandolo, da allora non ha più smesso di ricercare cimeli militari

La mostra è perenne presso l’attività ed è stata inaugurata in sordina un mese fa. Sono molti i turisti provenienti da tutta Europa che hanno dimostrato apprezzamento per l’iniziativa: “In un mese devo dire che ha avuto un discreto successo – commenta Noacco -, in molti si fermano ad osservare la collezione e si è creato un luogo di incontro per appassionati”.

La collezione di Noacco conta circa sessanta elementi, di cui quaranta esposti. Tra gli elmetti di maggior valore il collezionista può vantare due elmetti coloniali risalenti alla Campagna D’Africa, un elmetto della 78° divisione fanteria USA risalente alla Prima Guerra Mondiale e un modello Adrian del Regno di Francia, risalente anch’esso al primo conflitto.

Gli altri, ottenuti tramite scambi e lunghe ricerche, provengono da Iraq, Svezia, Inghilterra, Bulgaria, Germania, Stati Uniti e Italia. All’interno della mostra è presente anche un forte richiamo al mondo degli Alpini, in onore anche del nonno del collezionista reduce della Campagna di Russia. Lo stesso Noacco ha servito il 14° Reggimento Alpini nella Compagnia 114 mortai e ha partecipato alla missione “Albatros” in Mozambico.

La mostra presso I Pioppi sarà in continuo cambiamento: “Si tratta di una mostra che vuole essere in continuo cambiamento, perché la mia volontà è quella di continuare a scoprire e ricercare. Ho deciso di condividere insieme agli altri la mia collezione per permettere di mantenere vivo un ricordo in cui credo fermamente”, ha spiegato Noacco.