La riconversione dell’ospedale non convince, polemiche a Gemona

La minoranza comunale: “Nulla è cambiato”.

La Giunta regionale ha presentato un emendamento sulla legge Omnibus nel quale è stato stabilito che l’ospedale di Gemona verrà riconvertito in un centro di riferimento regionale per la riabilitazione cardiologica. Il sindaco Roberto Revelant e la maggioranza hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, ma l’opposizione “Progetto per Gemona” guidata da Sandro Venturini non è d’accordo.

“L’ospedale di Gemona resta un presidio per la salute. Niente pronto soccorso, niente reparto medicina, niente reparto di chirurgia, niente ospedale di rete. Nella sostanza l’ospedale rimane quello che era. Infatti, l’articolo 34 della riforma sanitaria attuata dalla giunta Serracchiani, che prevedeva la riconversione dell’ospedale di Gemona, non è stato modificato – spiega l’opposizione -. L’inserimento di uno spazio di osservazione è solo uno specchietto per le allodole e costituisce invece un rischio per gli utenti, non essendoci alle spalle un ospedale vero e proprio. Tutta qui la grande contro-riforma che avrebbe dovuto restituire il San Michele ai gemonesi?”.

L’opposizione insiste, chiedendosi quali saranno i tagli alla sanità sul territorio realizzati dalla giunta Fedriga. “Con la Serracchiani le decisioni venivano prese a Gemona, ora invece saranno prese da Udine”, ricordano. “Sembra molto probabile che perderemo anche la chirurgia di giornata che verrà presto trasferita a San Daniele, e non è esclusa anche la riabilitazione ortopedica”, aggiungono.

Concludono infine con un attacco alla maggioranza: “Non erano certo queste le richieste approvate nel 2016 all’unanimità dall’intero Consiglio comunale di Gemona, votate anche da molti consiglieri che oggi siedono nei banchi di Palazzo Boton e che oggi sembrano essersi dimenticati delle rivendicazioni di allora”

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