Venticinque anni di alta formazione e ricerca nel settore delle attività motorie; una presenza radicata e riconosciuta a Gemona del Friuli, dove ha sede fin dall’inizio, nel 2000; 1293 laureati; una media di 250 iscritti complessivi all’anno nelle prime due decadi cresciuti fino ai 422 dell’ultimo anno accademico; 6377 gli studenti totali che lo hanno frequentato. È il bilancio del primo quarto di secolo di attività del corso di laurea in Scienze Motorie del Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine. Scienze motorie è un corso triennale a numero chiuso, 165 posti, che negli anni ha sempre ampiamente coperto tutta la disponibilità. Dal 2004 Gemona ospita anche il suo naturale proseguimento, la laurea magistrale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate, prima Scienza dello Sport.
L’incontro celebrativo
Nella storica sede della Casa dello studente un incontro ha oggi celebrato l’anniversario. Sono state ripercorse le tappe più significative del corso grazie anche a numerose testimonianze. Hanno portato i saluti: il rettore Roberto Pinton; il direttore del dipartimento, Leonardo Alberto Sechi, e il sindaco di Gemona, Roberto Revelant. Sono quindi intervenuti, fra gli altri: il primo cittadino all’epoca della nascita del corso di laurea, Virgilio Disetti; il vice presidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini; gli assessori regionali alla salute, politiche sociali e disabilità, Riccardo Riccardi (da remoto), e alle finanze, Barbara Zilli; i rappresentanti dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e delle istituzioni del territorio e degli enti sportivi.
È seguita la lezione magistrale, “Il tempio delle massime velocità assolute”, di uno dei padri fondatori del corso, Pietro Enrico di Prampero, professore emerito di Fisiologia dell’Ateneo friulano. Quindi, la coordinatrice di Scienze Motorie, Maria Parpinel, ha tracciato la storia del corso di laurea. È toccato poi alle testimonianze di laureati che hanno ricoperto e ricoprono ruoli di prestigio in Italia e all’estero con i quali è stato analizzato il presente e il futuro del corso di laurea. I lavori sono stati coordinati da Francesco Tonizzo.
“Lo studio delle attività motorie richiama facilmente l’applicazione alle attività sportive, ma in senso più ampio guarda alla tutela della salute e al benessere della popolazione – ha detto il rettore Roberto Pinton –. Il corso di laurea in Scienze motorie, che l’Ateneo ha voluto insediare a Gemona, ha trovato nello stesso territorio condizioni particolarmente favorevoli per sviluppare le proprie attività formative e al contempo promuovere una vocazione locale. In questo senso si può dire che questa iniziativa ben rappresenti il ruolo che un’università sorta per volontà popolare debba svolgere nello sviluppo del territorio in cui opera»”.
Perché Gemona
La scelta come sede del corso a Gemona del Friuli deriva dalle vicende legate alla ricostruzione seguita al terremoto del 1976. L’Università di Udine, infatti, è stata istituita sulla base di una spinta popolare anche a seguito dell’evento sismico che proprio a Gemona fece molte vittime. Dopo la tragedia i friulani non si persero d’animo e subito sorse la necessità di ricostruire, non solo le infrastrutture, ma anche le strutture produttive, sociali e della conoscenza. Verso Gemona, così duramente colpita, si creò una sorta di debito di riconoscenza che l’Ateneo del Friuli ha cercato di onorare, almeno in parte, insediando il corso di laurea in Scienze motorie. E, poco dopo, anche il corso di laurea magistrale in Scienze dello sport, ora Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate.
Scienze motorie
Il corso di laurea triennale in Scienze motorie ha avuto complessivamente 6377 studenti frequentanti nei 25 anni di attività. Sempre crescente di iscritti con una media di 250 iscritti per anno fino all’anno accademico 2021–2022, poi progressivamente saliti fino ai 422 dell’ultimo anno. In totale i laureati sono stati 1293 laureati, di cui 802 uomini e 491 donne.
Dalla sua nascita a oggi il corso di laurea ha avuto quattro coordinatori: Pietro Enrico di Prampero (2000 – 2010), Bruno Grassi (2010 – 2015), Stefano Lazzer (2015 – 2022), Maria Parpinel (dal 2022 a oggi).
Il corso fornisce competenze sulla comprensione, progettazione, conduzione e gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico e sportivo. L’obiettivo è lo sviluppo, il mantenimento e il recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico. Il laureato in Scienze motorie può operare come allenatore, preparatore atletico, tecnico sportivo. Inoltre può indirizzarsi alla carriera di direttore tecnico di centri sportivi e dirigente di organizzazioni sportive.
La laurea magistrale
Nel 2004 Gemona ospita anche il corso di laurea magistrale in Scienza dello sport, ora Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. Ha avuto una media di 60 iscritti l’anno fino all’anno accademico 2016–2017 aumentati progressivamente fino ai 90 iscritti degli ultimi anni. Complessivamente i laureati sono 477 laureati, di cui 305 uomini e 172 donne.
I coordinatori del corso sono stati: Dino De Anna (2004 – 2008), Guglielmo Antonutto (2008 – 2013), Bruno Grassi (2014 – 2017), Stefano Lazzer (dal 2017 a oggi).
Le strutture
La sede di Gemona del Friuli mette a disposizione di studenti, docenti e ricercatori aule didattiche per ciascun anno di corso, sale studio, una biblioteca e il laboratorio di Scienze Motorie. Grazie alla stretta collaborazione con il Comune e altre realtà locali può contare su palestre, sulla piscina e sul campo sportivo per lo svolgimento delle attività tecnico–pratiche.
Le principali collaborazioni
Con la Regione Friuli Venezia Giulia Scienze motorie è attiva da anni, quattro i progetti più significativi. Dal 2013, in partnership con il sistema scolastico e il Coni Fvg, il corso di laurea gemonese è impegnato nel progetto “Movimento in 3S: promozione della salute nelle scuole attraverso lo sport”. Dal 2017, con l’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale e il Comune di Gemona del Friuli, lavora al progetto “Profitness: promozione dell’attività fisica per le persone con patologie croniche stabilizzate”. Dal 2022, con Federsanità Anci e le aziende sanitarie universitarie Friuli centrale e Giuliano Isontina e l’Azienda sanitaria Friuli occidentale, opera nel progetto “10000 passi Fvg: promozione dell’attività fisica in Friuli Venezia Giulia”. Dal 2023, con il sistema scolastico e le aziende sanitarie universitarie Friuli centrale e Giuliano Isontina e l’Azienda sanitaria Friuli occidentale, il corso di Scienze motorie è attivo nel progetto “Pause di salute: promozione dell’attività fisica nelle scuole”. Sempre la Regione, in passato, ha scelto Scienze motorie per attivare il Centro per lo studio, l’informazione e la formazione sul doping.
L’internazionalizzazione
Il corso di laurea in Scienze motorie è impegnato anche sul fronte internazionale, soprattutto nell’ambito dei progetti Interreg. Ha coordinato, “Movinsi”, svolto con l’Austria, dedicato alla salute degli over 65, e ha lavorato in quello Italia-Slovenia su “Attività fisica e nutrizione per un invecchiamento di qualità”.
Campioni e personalità dello sport
Scienze motorie ha ospitato nel corso degli anni numerosi sportivi di livello nazionale e internazionale. Sia come docenti sia come partecipanti a stage e ritiri preparatori potendo usufruire delle strutture all’avanguardia della sede. Dalla schermitrice friulana Mara Navarria, oro olimpico nella spada a squadre ai Giochi di Parigi del 2024 e pluricampionessa italiana, ai più forti atleti azzurri di mezzofondo, fondo e maratona, alla nazionale di trail running. Come docente è intervenuto anche un alto dirigente della Uefa, Michele Uva, direttore “Football&Social responsibility” dell’organo di governo europeo del calcio.
Il premio Fantoni
Il corso è anche protagonista del premio “Marco Fantoni”, che premia ogni anno i tre migliori laureati in Scienze motorie. Istituito nel 2023 in memoria dell’imprenditore friulano è promosso e sostenuto dall’Associazione Odv “Mai Daur” e dalla Fantoni.
I posti alloggio dell’Ardis
Gli studenti di Scienze motorie, in possesso dei requisiti, possono anche usufruire di 68 posti alloggio, sempre nella Casa dello studente. Una opportunità messa a disposizione, anche con borsa di studio, dall’Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis) della Regione Friuli Venezia Giulia.
La lezione di di Prampero
Il fisiologo udinese di fama mondiale, Pietro Enrico di Prampero è uno di padri fondatori del corso di laurea in Scienze motorie e di laurea magistrale in Scienze dello sport. È stato anche tra gli artefici dello sviluppo della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ateneo. Il professor di Prampero stato uno dei massimi esperti mondiali nel campo della fisiologia dell’esercizio, della biomeccanica e della bioenergetica muscolare. All’Università di Udine ha creato il centro di eccellenza Mati – Microgravity, aging, training and immobility – e il laboratorio di fisiologia dell’esercizio, di rilievo internazionale. Ha svolto lunghi periodi di lavoro a Milano, negli Stati Uniti e in Svizzera ed ha ricevuto una laurea honoris causa dall’Università del Litorale di Capodistria.