Eco ansia: cos’è e come affrontarla

L’attuale situazione in cui versa il nostro Pianeta, tra innalzamento delle temperature globali, siccità e calamità naturali sempre più violente ed imprevedibili preoccupa in molti. Per alcune persone predisposte, però, non si tratta di una semplice preoccupazione, ma di una vera e propria forma semi patologica, detta eco-ansia.

La definizione di eco-ansia la definisce come: “Sensazione generalizzata che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare” e, pur non trattandosi ancora di un disturbo d’ansia riconosciuto, perché causata da una situazione di oggettiva gravità,  questa condizione sta attirando molta attenzione per il disagio che crea. I casi di eco ansia sono numerosi e per molti si rende necessario un intervento di supporto medico o psicologico. Tra i sintomi più frequenti si trovano attacchi di panico e somatizzazioni, che spingono il paziente a mettere in atto strategie di evitamento che possono arrivare anche alla decisione estrema di non avere figli, per preservare il Pianeta dal sovrappopolamento, da una parte, e per non condannare i propri discendenti ad un futuro incerto, dall’altra.

Tra le possibilità di intervento per contenere sintomi e conseguenze, gli psicologi indicano la riduzione al minimo di esposizione a notizie negative in tema di cambiamenti climatici, soprattutto in certe ore della giornata e la partecipazione a gruppi di pari. Tuttavia, nei periodi in cui i sintomi si fanno più acuti, l’eco-ansia, come tutte le sindromi simil-ansiose, può trovare giovamento nell’assunzione di  integratori per l’ansia, come quelli proposti da VitaVi, l’azienda italiana sempre più celebre sul mercato, grazie all’alta qualità e affidabilità dei propri prodotti. V/Ease è un integratore che può essere assunto facilmente, anche fuori casa, e che assicura l’apporto di nutrienti come la melissa, il magnesio, il triptofano, la vitamina B6 e l’estratto secco di zafferano, che favoriscono il rilassamento fisico e mentale, supportando anche il tono dell’umore.

Persone giovani e donne sembrano essere più esposte al rischio di sviluppare eco-ansia, così come gli attivisti ambientali. Queste categorie, dunque, non devono mai abbassare la guardia e correre ai ripari in caso di manifestazioni dei primi sintomi. Una dieta sana ed equilibrata, la pratica di un’attività fisica regolare, uno stile di vita sano e privo quanto più possibile di stress, insieme all’assunzione di integratori alimentari mirati, costituiscono la ricetta per una vita senza ansia. Nel caso di eco ansia, poi, la giusta dose di positività e di senso critico, pur di fronte a problemi di gravità tangibile, faranno il resto.