Rivignano ricorda le anime dei defunti: al via la Fiera dei Santi

La Fiera dei Santi a Rivignano.

Inaugurata a Rivignano nella serata di ieri, sabato 29 ottobre, la “Fiera dei santi”, la festa più grande e più antica del Fvg, che quest’anno si prolungherà per ben cinque giorni. Zucche, streghe, elfi, folletti, ma non solo. Centinaia di bancarelle, ma anche giostre e chioschi enogastronomici con prodotti tipici della nostra regione.

Il significato di questi festeggiamenti, che ogni anno vedono riempirsi le strade del paese, ha radici lontane e molto importanti. Non è infatti solo una risposta italiana alla goliardica festa che il 31 ottobre vede sfilare macabre maschere nelle strade americane, ma una sorta di omaggio a chi non è più tra noi. Un concetto che affascina, che per certi versi certamente può far storcere il naso ai più scettici, ma che ogni anno è in grado di attirare decine di migliaia di persone.

Tra le serate a tema, la sempreverde “Cocis, striis e aganis” ( zucche, streghe e ninfe acquatiche), che verrà celebrata il 31, dove in maniera astratta si apriranno due porte: le anime dei due mondi, quello dei defunti e quello delle anime che devono ancora venire in vita, si incontreranno, dando così vita ad una magica, unica e coinvolgente energia. La stessa sera, vengono lasciati nelle proprie case i cibi preferiti dei propri defunti, in modo che possano in qualche modo portarli con sé quando, finita la festa, faranno ritorno nel loro mondo. L’ultima sera verrà pervasa dalle note delle canzoni del “Festival mondiale della canzone funebre, dove una giuria presieduta dal direttore artistico, decreterà la canzone più in linea con il contesto.

Scegliere di presenziare a questa festa ultrasecolare, che si svolge da tempo immemore, è un po’ come inoltrarsi in un mondo parallelo, dove tutto si mescola tra realtà ed esoterismo. Sacro e profano. Il tutto si fonde in maniera perfetta, tanto da crearne energie inebrianti, esattamente come conferma, con orgoglio, il primo cittadino di Rivignano, il sindaco Mario Anzil: “Questa festa è una magia che affascinò nel tempo letterati e poeti, da Ugo Foscolo a Ippolito Nievo, ma si respira ancora la stessa atmosfera affascinante anche grazie al lavoro corale di tutta la nostra comunità”. Oltre al sindaco di Rivignano, erano presenti al taglio del nastro anche diverse figure istituzionali, tra cui i consiglieri regionali Leonardo Barberio, Mauro Bordin e Alfonso Singh. Cinque giornate, che promettono di rivelarsi suggestive, emozionanti ma soprattutto indimenticabili.