I serpenti del Friuli, come riconoscerli e in quali zone si trovano

I serpenti che si possono trovare in Friuli.

Durante un’escursione sulle montagne del Friuli non è poi così raro imbattersi in diverse specie di serpenti.

Tra questi, la vipera è l’unico animale velenoso presente in Italia e nella zona delle risorgive, da Lignano a Tarvisio e può essere di due tipi: vipera comune o vipera dal corno. Animale pacifico, schivo e timoroso, morde solo se importunato. Reagisce alle vibrazioni del terreno: di solito basta un minimo rumore per farla allontanare e fuggire. La caratteristica principale che contraddistingue la vipera è senza dubbio la testa, di forma triangolare, leggermente schiacciata. 

Altri serpenti non velenosi che possono essere incrociati in Friuli, soprattutto nelle zone montuose del tarvisiano sono il colubro liscio che si trova più frequentemente nei boschi, di colorazione bruna, bruno-rossiccia o grigia con macchie scure sparse sul dorso che gli permettono di mimetizzarsi; il biacco, presente nelle campagne e nei terreni rocciosi, di colore nero col ventre chiaro, il capo e il dorso hanno screziature di color giallo formanti un reticolo irregolare; il cervone che è il più lungo serpente italiano, va dagli 80 ai 240 centimetri, di colore bruno-giallastro con quattro caratteristiche barre scure longitudinali; la biscia dal collare verde scuro o marrone con un collare giallo dietro alla testa a cui deve il nome; la biscia tassellata; il serpente gatto, velenoso ma non per l’uomo, il cui nome deriva dalle strettissime pupille simili a quelle feline; il saettone e, infine, il marasso, dal morso molto doloroso ma innocuo per l’uomo se soccorso immediatamente.