I brand della moda più cercati online

Gli ultimi anni hanno messo a dura prova i brand della moda, i quali hanno segnato delle grosse perdite di introiti mettendo a rischio la produzione futura. Grazie ai canali telematici, gli imprenditori hanno dovuto quindi reinventare un nuovo modo di comunicare in primis, e poi di promuovere e vendere i propri capi. Basti pensare alle sfilate di moda, ai grandi eventi destinati alla presentazione delle nuove collezioni, che a causa della pandemia non si sono svolti per molti mesi.

A partire dal giugno 2021 questa aziende quindi hanno cominciato a registrare dei numeri più confortanti, fino ad arrivare alle cifre pre-Covid grazie alle nuove strategie commerciali e alla spinta della rete, che ha permesso di arrivare nelle case di tutti i consumatori.

Per capire quali sono i brand più ricercati dai consumatori faremo riferimento Stileo, un sito aggregatore di prodotti fashion in Italia che ogni anno fornisce un’approfondita analisi riguardo le abitudini degli utenti italiani riguardo la ricerca di prodotti alla moda: vediamo cosa è emerso dall’ultimo report Top Brands in Italy 2021.

Quali sono i brand più cercati online nel 2021

Tra le varie modalità di effettuare acquisti, l’online è sempre più gradito dalla maggior parte dei consumatori. Infatti, come sappiamo, le principali tendenze della moda ormai si diffondono grazie al web. Attraverso la tecnologia molti marchi meno conosciuti riescono ad emergere, stipulando collaborazioni con personaggi noti e influencer. Proprio sfruttando questi mezzi è possibile monitorare i comportamenti degli acquirenti, al fine di individuare le loro preferenze per quanto riguarda lo stile e quali sono i brand più richiesti.

Il report di Stileo è stato realizzato tenendo conto del numero di visualizzazioni dei prodotti di uno specifico marchio, ma anche le transazioni effettuate nei negozi che collaborano con la piattaforma e la disponibilità dei prodotti.

Ai primi posti si trovano della classifica dei brand più cercati online in Italia nel 2021 ci sono:

  • Guess: il gruppo Usa ha registrato inoltre una crescita del 57,7% rispetto all’anno precedente, segnato dalle chiusure dovute per contenere la diffusione del Covid-19 provocando un crollo delle vendite;
  • Liu Jo: anche questo marchio registra un trend in continua crescita, in tutti i settori della produzione, sia vestiario che calzaturiero;
  • Saucony: in Italia questo brand si colloca al primo posto in Europa per le vendite;
  • Adidas: il colosso sportivo che nell’e-commerce ha registrato la migliore prestazione, registrando un +54%
  • Armani: anche questo prestigioso brand ha ottenuto un’iportante crescita in seguito all’anno dell’esplosione della pandemia. Anche in seguito a queste tristi vicende, Armani ha iniziato a sensibilizzare i suoi acquirenti riguardo le problematiche ambientali, impegnandosi per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Sempre sul sito di Stileo, potrete consultare integralmente l’analisi eseguita. Da questa emerge chiaramente che, su cento brand presenti nella classifica, più della metà sono quelli che producono i loro capi in Italia: si tratta di un ottimo risultato per il Made in Italy, il cui settore industriale rappresenta da sempre un importante fetta dell’economia nazionale.

Cosa s’intende per sito aggregatore

Gli acquisti online continuano a essere sempre più apprezzati, soprattutto da coloro che amano ricevere i capi preferiti comodamente a casa. Proprio per la crescita di questa nuova modalità di fare compere, si sono diffusi i siti aggregatori. Si tratta si piattaforme web che non vendono prodotti, ma raccolgono quelli venduti su altre pagine: ad esempio è stato citato Stileo che propone capi di grandi marchi della moda, indirizzando al sito ufficiale del brand per concludere l’acquisto vero e proprio.

Questa tipologia di pagine web sono molto utili perché permettono di confrontare, con pochi click, la stessa categoria di prodotto ma di case di moda differenti: sarà quindi facile decidere quale capo sia il più adeguato in base a: fascia di prezzo, al materiale, alla fantasia, cuciture.

Fashion online nel 2021: alcune conclusioni

Grazie a questo studio, realizzato da un sito come Stile che rappresenta una piattaforma in cui clienti e brand mondiali si incontrano, emerge che gli acquisti online hanno permesso alle case di moda di mantenere, anzi aumentare, i profitti anche in questo periodo storico particolarmente delicato. Attraverso i siti aggregatori infatti, gli acquirenti trovano una vetrina virtuale di prodotti e vengono indirizzati sui siti ufficiali per comprarli. Questa modalità ha reso possibile capire i loro comportamenti e realizzare il report Top Brands in Italy 2021.

Analizzando le modalità di ricerca, si possono individuare alcuni parametri curiosi: la durata media di una visita su un sito di moda può durare anche più di dieci minuti. Le ricerche inoltre, molto spesso non si concludono con una transazione, ma piuttosto si punta a scoprire nuove tendenze a cui ispirarsi. A differenza dei comuni marketplace, i siti aggregatori godono di un pubblico fidelizzato e molto attivo, considerata la grande disponibilità di capi da consultare e confrontare.