Nuove frontiere per combattere l’insonnia, dal Friuli un dispositivo medico naturale

Passi avanti nella ricerca del “farmaco perfetto” in grado di aiutare milioni di persone nella lotta contro una delle condizioni più debilitanti del nostro millennio: l’insonnia. Solo in Italia infatti più di 12 milioni di persone soffrono in maniera cronica di disturbi legati al sonno, con l’insonnia che colpisce dal 10% al 20% della popolazione. Nella nostra regione in particolare, si registra un dato rilevante legato a difficoltà cognitive legate alla mancanza parziale o totale di sonno ristoratore, con picchi che arrivano a toccare il 40,3% tra adolescenti, adulti e anziani e le cause principali spesso sono da ricondurre a situazioni di forte stress, a un’alimentazione disordinata, all’abuso di alcolici e a uno stile di vita non adeguato.

Da decenni l’insonnia viene curata tramite la prescrizione medica di farmaci che si dividono sostanzialmente in tre tipologie: benzodiazepine, farmaci denominati “Zeta”, barbiturici, oltre all’introduzione della ben più recente melatonina, un ormone prodotto naturalmente dalla ghiandola pineale del nostro cervello adibita a regolarizzare il ciclo sonno-veglia. Al netto di tutte le prescrizioni farmacologiche con annessi dosaggi che tendono spesso ad elevarsi per una sorta di assuefazione del nostro corpo, la situazione difficilmente tende a migliorare: proprio per questo motivo è di recente scoperta un dispositivo medico di classe 1 denominato “Nidramine sonno light”, a base di Citicolina, una molecola endogena già ben nota per il supporto alla funzione neuronale e il processo di neuro-rigenerazione in grado di conferire numerosi effetti benefici sul sistema nervoso centrale e garantire a lungo andare un riposo più profondo e rigenerante, incrementando la disponibilità di neurotrasmettitori chiave come l’aceticolina, la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, coinvolti nella regolazione dell’umore e nei ritmi circadiani.  

Fautrice di questa innovazione è la Dottoressa Angela Scibetta, medico condotto presso la comunità di Latisana, con specializzazione in chirurgia, psicoterapia e da sempre ricercatrice nello studio sul decadimento cognitivo. Il dispositivo si presenta sottoforma di inalatore, ne basta erogare uno spruzzo per narice ogni giorno, cercando di rispettare sempre lo stesso orario. “Un sonno naturale per una mente rigenerata” è lo scopo principale di questo dispositivo, che è stato presentato lo scorso 4 luglio alla sala conferenze della Camera dei Deputati e il 13 settembre alla tenuta di Arienzo nella contrada di Palinuro, alla presenza di figure di rilievo come il Prof Giulio Tarro, insignito alla nomination al Nobel per medicina e filosofia ed il neuropsichiatra Prof. Guido Milanese.