Latisana rifiorisce grazie alla riscoperta delle antiche tradizioni

Dalla feste del Santo Patrono di Latisana ai 40 anni dello storico hotel Al Cigno.

Latisana sta rifiorendo via via in maniera sempre più rigogliosa.  Dopo il biennio in cui le numerose attività hanno proseguito a singhiozzo, la comunità riferimento della  bassa e centro nevralgico grazie alla posizione strategica che la vede intersecarsi tra località balneari, punti di partenza ed arrivo ferroviari, pullman, autostradali, riparte con una marcia in più.


A testimoniarlo, lo splendido evento che si terrà venerdì 24 giugno, in occasione del patrono del paese, San Giovanni Battista. Una giornata, quella di venerdì, che vuole coinvolgere indistintamente tutti i cittadini, grazie alle molteplici realtà che si sono adoperate per segnare un importante punto di ripartenza. Attività religiose, ludiche e culturali. Non mancherà proprio nulla. La parrocchia, il cui punto di riferimento è Monsignor Carlo Fant, parroco da vent’anni in quel di Latisana, organizza quest’anno le festività con una marcia in più, assieme all’oratorio, al comune, coadiuvati dalla collaborazione del gruppo mamme e del gruppo alpini, che trova da sempre nella figura di Joseffino Zanelli un valido promotore e sostenitore di iniziative legate alle antiche tradizioni latisanesi, a capo inoltre di un raccolto comitato “Drio Cesa”, un gruppo che ha lo scopo di raccogliere e divulgare aneddoti, foto, vicende, tradizioni  inerenti alla comunità.

Fondamentale importanza in questa manifestazione è assunta dall’hotel ristorante “Al cigno”, che da un quinquennio collabora in maniera attiva e continuativa a tutte le iniziative legate al paese. Quest’anno, infatti, i grandi festeggiamenti di San Giovanni Battista, si fonderanno con un’altra ricorrenza che fa riferimento ad un locale storico del paese: il quarantesimo anniversario dell’hotel ristorante “Al cigno”.

Era il lontano 1980, quando Bonaventura Buonocore, ristoratore salernitano, classe 1945,  approdò, assieme alla sua famiglia, composta dalla moglie Maria Grazia e dai figli Antonella di 6 anni e Raffaele di 3, in quella piccola trattoria allora chiamata “Al Duomo”, per la locazione laterale all’edificio ecclesiastico. Quel locale piccolo e datato, sarebbe poi divenuto, negli anni, grazie all’impegno e all’amore della famiglia Buonocore, in cui scorre ardente il sangue della ristorazione, punto di riferimento non solo per i residenti, ma anche per turisti, avventori, personaggi illustri. La caratteristica che contraddistingue  quello che poi sarebbe diventato “Il  cigno”, oltre a professionalità, competenza, e cordialità, è proprio la figura dell’incantevole uccello acquatico, divenuto il portafortuna del locale grazie al regalo di un’amico in occasione dell’apertura del locale, tant’è che, possiamo già trovarne un paio di cemento, ai lati dell’ingresso principale.

La festa che venerdì coinvolgerà tutta la comunità, e che vedrà per l’occasione la chiusura delle vie retrostanti il Duomo, avrà inizio alle 19 e 45 dove avverrà la benedizione del Tagliamento, con le autorità civili e militari, il cui intento è chiedere protezione al santo patrono, per far sì che non accadano più disgrazie come quelle che hanno coinvolto il fiume nelle alluvioni devastanti a metà degli anni ’60. In seguito, l’amministrazione comunale offrirà il “cero di San Giovanni”, segno di buon rapporto e collaborazione tra l’istituzione civile e quella religiosa.

Alle 20,30, al termine della Santa Messa, davanti al sagrato si  terrà il concerto dei maestri di musica di Latisana.  Dalle 21,30, si darà spazio ai festeggiamenti in allegria con la musica targata “Falsi d’autore”, accompagnata da pastasciutta ed una torta dalle enormi dimensioni, appositamente per accogliere tutta la comunità. Il week end festaiolo, tuttavia, prenderà forma già giovedì 23, dove, al Parco Gaspari, inizierà il “Solstizio d’estate”, una giornata ricca di eventi particolarmente interessanti: alle 9,30 Lucia Zamburlini darà il via al laboratorio di acquerello, alle 11,30 Susi Galetto terrà un laboratorio di calligrafia, seguiranno “coroncine tra i capelli” con Mary dell’Agnese ed il macramè con Daniela Nosella. Dalle 15 alle 18  Giusi Foschia darà vita al laboratorio”seed bomb” e foglie stampate, seguite dal tradizionale “mazzetto” e composizione del veliero. Alle 20, presentazione culturale a cura del prof. Giuseppe Sciuto ed Eleonora Rassatti. Terminerà la giornata “antiche leggende sotto l’albero”, con Paolo Paron e Benvenuto Castellarin. La “consulta genitori Latisana Ronchis odv”, sempre nella stessa giornata, ha organizzato una camminata alla scoperta del lungo fiume, dove, partendo da Via Rocca, il dottor Zangrando illustrerà le erbe che verranno poi raccolte per fare la tradizionale “acqua di San Giovanni”, simbolo, secondo la leggenda, di buon auspicio.

Ci sarà inoltre la possibilità di visitare il Tempio di Latisana, ancora sconosciuto a molti, con una guida d’eccezione: l’architetto Vescovo, che risponderà a tutte le curiosità inerenti alla struttura.  Per i bambini ed i ragazzi, inoltre, ci saranno, nei giorni di venerdì 24 e sabato 25,  i “giochi senza frontiere” all’oratorio di Latisana, con premio finale. Una comunità, quella di Latisana che, come si evince dalle numerose iniziative,  riprende in mano le redini delle proprie tradizioni, aggregando la voglia di riscoprire antichi valori a quella di un ritrovato spirito comunitario.