Spiata e fotografata a Latisana: condanna definitiva per il vicino

La vicenda era nata nel 2018 dopo la denuncia della donna.

Dopo anni di tensioni e litigi tra vicini a Latisana, la vicenda si è conclusa nelle aule di tribunale quando la Cassazione si è espressa definitivamente.

Tutto è nato nel 2018 quando una donna ha capito di essere stata spiata e fotografata a sua insaputa. Assistita dall’avvocato Francesca Tutino, aveva inizialmente denunciato i vicini, chiedendo la perquisizione e il sequestro dei loro cellulari. Dopo il via libera della Procura, le operazioni tecniche hanno confermato i sospetti della donna con circa 150 foto che la ritraevano.

Il Giudice di prime cure ha successivamente condannato il vicino per il reato di molestie e disturbo alle persone, confermando un “elevato grado di intrusività nella vita privata della persona offesa”. Dopo la sentenza di primo grado, il caso è stato impugnato in Appello dai legali del vicino, ma il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

La causa quindi è arrivata in Cassazione che proprio qualche giorno fa ha emesso il suo giudizio definitivo, dichiarando prescritto il procedimento e confermando il risarcimento precedentemente disposto in primo grado a favore della signora.

La decisione della Cassazione pone fine a un lungo capitolo di contenziosi tra vicini, mettendo in luce l’importanza della tutela della privacy e il riconoscimento dei danni causati da azioni moleste e intrusive. L’esito del processo rappresenta un monito per chiunque cerchi di violare la sfera privata degli altri, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco nelle comunità locali.