Si trova una trave di legno in mezzo all’autostrada, rompe l’auto. Non lo risarciscono

L’incidente è capitato prima prima dell’uscita di Latisana.

Centra la trave di legno seminata verosimilmente in autostrada da qualche camion, rompe l’auto e lui rimane fortunatamente illeso. Un brutta avventura capitata ad un 33enne di San Donà di Piave che si è rivolto a Studio3A per essere risarcito. L’automobilista, lo scorso 28 gennaio, stava procedendo con la sua auto sulla A4 in direzione Trieste quando, a trecento metri dall’uscita di Latisana, mentre si trovava sulla corsia di sinistra, viaggiando a una velocità di circa 120 km/h, all’improvviso si è trovato di fronte sulla strada una trave di legno lunga circa 2 metri che occupava la corsia di sorpasso e quella centrale.

Ha cercato di evitarla, ma non ha potuto spostarsi di corsia perché era attorniato da mezzi pesanti. L’impatto, violento, è stato inevitabile, e non è stato nemmeno l’unico contro la trave. In rapida sequenza sono finiti contro l’ostacolo almeno altri tre mezzi. Tutti gli automobilisti coinvolti, per fortuna illesi, si sono fermati poco dopo in corsia di emergenza per verificare i danni e per dare subito l’allarme: due vetture, peraltro, tra cui quella del trentatreennenon possono proseguire, perché con l’urto hanno avuto le gomme squarciate. 

La richiesta dei danni.

Il conducente si è dunque rivolto a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritto dei cittadini, che ha quindi presentato una dettagliata richiesta danni, corredata con tutta la documentazione, ad Autovie Venete, l’ente gestore di quel tratto di A4 e come tale responsabile delle sue condizioni di sicurezza e tenuto a rispettare precisi obblighi di vigilanza e salvaguardia, ancora più stringenti trattandosi di un asse viario chiuso all’esterno. 

Oltre ad uno pneumatico, distrutto, la vettura ha riportato ingenti danni a varie parti meccaniche (come il braccio guida della ruota e i montanti degli ammortizzatori), per una fattura regolarmente pagata all’auto-riparatore di 1.900 euro. A cui sono stati aggiunti nella richiesta 300 euro di fermo tecnico del mezzo durante la riparazione, per un totale di 2.200 euro. Ma Autovie ha invocato a sua discolpa il caso fortuito, la imprevedibilità e l’inevitabilità e sostenendo che il personale non poteva intervenire più celermente per rimuovere la trave. Studio3A ha subito rinnovato la richiesta e in caso di ulteriori dinieghi è pronto ad adire anche le vie legali.