Pentecoste a Lignano, il bilancio tra festeggiamenti e soccorsi

Il bilancio della Pentecoste a Lignano.

È stata una notte lunga e intensa quella vissuta a Lignano per la Pentecoste, tradizionale appuntamento che richiama ogni anno migliaia di giovani, soprattutto dall’Austria, decisi a festeggiare senza freni. Tra musica, alcol e eccessi, la città balneare si è trasformata in un enorme palcoscenico a cielo aperto, dove la festa si è però mescolata con episodi di malessere, risse sfiorate e interventi sanitari continui.

La cronaca della notte inizia già al tramonto, con gruppi di giovani che affollano il centro cittadino, il lungomare e i locali di Sabbiadoro. Si canta e si balla ovunque: nei bar, in strada, perfino sulle panchine. In molti brandiscono bottiglie e bicchieri, spesso senza preoccuparsi troppo di dove finiranno. Lo scenario cambia radicalmente con il passare delle ore.

I soccorsi.

Nella notte sono stati oltre 20 gli interventi delle ambulanze, dei quali una 15ina si sono conclusi con il trasporto in pronto soccorso. Sei i casi più gravi, riconducibili a coma etilico.

Piazza Fontana, cuore della movida, è stata spesso il punto nevralgico degli interventi. La sirena dell’ambulanza rompeva a intervalli regolari la musica sparata dai locali. Un ragazzo si accascia a terra, un altro si ferisce con un coccio di vetro, altri ancora non riescono nemmeno a stare in piedi. La maggior parte dei soccorsi è legata all’abuso di alcolici.

La vigilanza.

A presidiare la città c’erano pattuglie delle forze dell’ordine italiane, affiancate anche da due agenti della polizia austriaca. Presente anche personale di vigilanza privata nei locali. Nonostante lo spiegamento di forze, non sono mancati gli episodi di disordine: piccoli tafferugli sedati in tempo, giovani addormentati davanti ai condomini o riversi per strada, trascinati via da amici altrettanto alterati.

Dopo la chiusura dei locali, intorno alle 2, la festa non si ferma. Gruppi di ragazzi si spostano sul lungomare, accendono casse portatili e continuano a cantare, urlare, bere. Le fontane e le aiuole diventano cestini improvvisati, mentre una distesa di plastica – bicchieri, bottiglie, cannucce, cartoni di pizza – prende forma sotto i lampioni.

Una città da ripulire.

Al sorgere del sole, ciò che resta è in centro è una distesa di rifiuti. Nonostante i miglioramenti logistici rispetto agli anni scorsi – come i grandi bidoni posizionati in vari punti – la mole di spazzatura abbandonata a terra è ancora impressionante.

Lignano, ogni anno, si trova a fare i conti con il doppio volto della Pentecoste: una città viva, attrattiva, crocevia europeo del divertimento giovanile, ma anche un territorio messo sotto pressione da comportamenti spesso al limite, o oltre, la legalità e la sicurezza.