Lignano si prepara all’estate, ma è polemica su rincari e spiagge libere

Le spiagge di Lignano.

La stagione estiva a Lignano Sabbiadoro è pronta a entrare nel vivo. L’apertura ufficiale è fissata per il 15 maggio, ma già oggi la località ha vissuto un primo “assaggio” d’estate, con l’arrivo dei turisti, soprattutto italiani.

Nella località balneare fervono i preparativi e tutto sembra essere pronto per sabato prossimo. “Il sole è come la benzina per la macchina e con il tempo favorevole di oggi siamo già entrati nel clima – racconta Giorgio Ardito, presidente di Lignano Pineta Spa -. Le attività commerciali oggi erano aperte all’80% e, complici le temperature gradevoli, sono arrivati molti visitatori”.

Tutto bene, insomma? Verrebbe da dire di sì, anche se qualcuno, soprattutto sui social, non ha nascosto il malumore per i rincari. “Per quanto ci riguarda, siamo in linea con gli scorsi anni – aggiunge il presidente -. Da tempo, oltre all’abbonamento stagionale, proponiamo anche i mini stagionali da 8 settimane non consecutive, una formula che piace soprattutto agli stranieri. Senza dimenticare gli sconti per i residenti”. Qualche mugugno è arrivato per il ritocco all’insù dell’abbonamento stagionale nella zona di Lignano Riviera, dove il prezzo è salito di circa 100 euro rispetto al 2020. Incrementi del 2%, invece, per quanto riguarda le spiagge gestite a Sabbiadoro da Lisagest.

Un altro motivo di protesta è arrivato per l‘assenza di spiagge libere a Pineta e Riviera – a Sabbiadoro, invece, sono presenti -, che ha fatto dire a qualcuno di preferire altre località, anche al di fuori della nostra regione. “Da quando siamo presenti noi, come Lignano Pineta Spa, non ci sono mai state, non è certo una novità di quest’anno – sottolinea Ardito -. Il codice della navigazione vieta da sempre lo stazionare sul bagnasciuga con il proprio asciugamano e altro materiale. In più, dallo scorso anno c’è un’apposita ordinanza firmata dal sindaco di Lignano. E poi, c’è anche un altro problema con il quale dobbiamo fare i conti”. A cosa si riferisce? “Dallo scorso anno, con l’arrivo della pandemia, abbiamo la necessità del tracciamento delle persone all’interno dello stabilimento balneare, tenendo poi i dati per 14 giorni. Si può immaginare – conclude – che cosa succederebbe se si creassero assembramenti in spiaggia, oppure se in caso di contagio lo stabilimento venisse chiuso. Un danno per tutta l’economia e l’attività”.

Da sabato 15 si parte e l’estate a Lignano, così come quella a Grado, è pronta a entrare nel vivo.