Ultraleggero precipitato, nuovi sopralluoghi sui Musi, disposta l’autopsia

Si indaga sulla tragedia dell’ultraleggero precipitato.

Si battono tutte le strade investigative per cercare di fare chiarezza sulla tragedia dell’ultraleggero precipitato sabato scorso nell’area dei Monti Musi, dove hanno perso la vita il 34enne capitano delle Frecce Tricolori, Alessio Ghersi, e il passeggero 35enne Sante Ciaccia, suo parente.

Per tentare di capire cosa sia successo, gli inquirenti torneranno sul luogo del disastro, tra i rottami del velivolo con l’obiettivo di trovare un indizio utile a comprendere la dinamica, operazione non facile dato che la zona è impervia e i resti dell’ultraleggero sono sparsi dappertutto.

Oggi, inoltre, la Procura che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo e disastro aereo, dovrebbe affidare gli incarichi per l’autopsia sul corpo delle vittime carbonizzate nell’esplosione, che potrebbe essere eseguita in giornata. “Il passo successivo – sono le parole del Procuratore di Udine, Massimo Lia -, sarà quello di affidare una consulenza tecnica per capire le cause dell’incidente”.

Nel frattempo gli inquirenti hanno acquisito le documentazioni sulla proprietà, le manutenzioni e le rotte del velivolo. Nessuna pista, per ora, è privilegiata rispetto alle altre. In parallelo, prosegue anche l’indagine avviata dall’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo.