Nuovo ponte in Val Colvera, tra Maniago e Frisanco.
Un nuovo ponte collegherà Maniago a Frisanco, passando per la frazione di Poffabro: la decisione, condivisa da tutti i sindaci del territorio e sostenuta dalla Regione, rappresenta la soluzione definitiva per superare le criticità dell’attuale struttura sulla Val Colvera, oggi interdetta al traffico pesante.
I lavori per la demolizione dell’attuale ponte e la costruzione del nuovo inizieranno a metà 2026, grazie a un finanziamento di 2,5 milioni di euro che sarà interamente garantito dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite l’assestamento di bilancio in discussione nei prossimi giorni.
L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Cristina Amirante durante un incontro convocato dal prefetto di Pordenone, Michele Lastella. Al tavolo erano presenti anche i sindaci della zona, i vertici di Edr Pordenone, vigili del fuoco, forze dell’ordine e tecnici, che hanno illustrato le diverse ipotesi esaminate prima di arrivare alla scelta finale.
“Realizzare un nuovo ponte è la soluzione più duratura e sostenibile – ha spiegato Amirante – e non comporta costi o tempi di chiusura più alti rispetto alla ristrutturazione dell’attuale infrastruttura”. Nel frattempo, resterà attiva la viabilità alternativa predisposta da Edr Pordenone, che sarà adeguata nei prossimi mesi per garantire il transito di veicoli leggeri e pesanti durante i lavori.
Pala Barzana: in arrivo una pista di emergenza, in attesa del nuovo tracciato
Oltre al nuovo ponte, il tavolo istituzionale ha affrontato anche il nodo critico della strada della Pala Barzana, chiusa da quasi un anno a causa di una frana. L’asse viario, che collega Frisanco ad Andresis, è fondamentale anche per il turismo, mettendo in relazione Val Colvera e Valcellina.
Una soluzione provvisoria è già stata individuata: si tratta della realizzazione di una pista forestale d’emergenza, percorribile da mezzi di soccorso e servizio, che potrà essere costruita da Edr Pordenone con un investimento di circa 150 mila euro.
Per quanto riguarda invece l’intervento strutturale definitivo, è in fase di approfondimento un tracciato alternativo situato più in alto rispetto all’attuale sede stradale. Questa opzione prevede un’adeguata regimazione delle acque e comporta un investimento complessivo di 5 milioni di euro, fondi già stanziati dalla Regione.
Una soluzione che – come emerso dall’incontro – sembra essere quella preferita dal territorio rispetto a una seconda ipotesi che prevede anche una galleria (con dei possibili rischi rispetto alle infiltrazioni d’acqua, come spiegato dai tecnici) e un costo di quasi 15 milioni di euro.