Muore a 58 anni dopo essere stato travolto sulla A23, il dolore di Moggio per Maurizio, il poliziotto con il sorriso

Il cordoglio per la morte di Maurizio Tuscano, poliziotto morto sulla A23.

Stava terminando il turno di notte, quando è andato incontro a un tragico destino. Ha destato profonda impressione la morte di Maurizio Tuscano, 58 anni, l’agente in forza alla Polizia stradale di Amaro deceduto oggi sull’autostrada in Friuli mentre stava lavorando.

Tuscano, nato a Thalwil (Svizzera) il 22 aprile 1963, abitava a Moggio da oltre una decina di anni. Proprio del paese del Canal del Ferro è originaria la moglie, Roberta Linda. I due hanno un figlio, Mattia. L’agente deceduto era un componente attivo della Pro loco Moggese che, in segno di lutto, ha annullato la manifestazione “Muec Tra atmosfere e sapori”, in programma per domani, così come la premiazione del concorso “Presepi a Moggio – A Moggio la stella”.

Il dolore del paese.

Affranto il sindaco Giorgio Filaferro: “Maurizio era una bellissima persona, senza retorica – racconta commosso -. Aveva un carattere splendido, sempre scherzoso e ottimista, era pronto ad aiutare gli altri e sempre in prima linea nel volontariato. Per la comunità è una gravissima perdita”. In paese, oggi, appena la notizia si è diffusa è sceso un velo di tristezza.

La rabbia dei colleghi: “Servono più uomini”.

L’ennesima giornata che funesta la Polizia di Stato si è portata via un collega della Stradale, l’ennesimo, travolto e ucciso a due anni dalla pensione mentre effettuava i rilievi per un incidente, stavolta in provincia di Udine. Mentre il nostro pensiero corre a sua moglie e a suo figlio, a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza, assieme al dolore monta anche la rabbia. Sono tanti, troppi i nostri morti sul lavoro, la maggior parte appartenenti proprio alla gloriosa Polizia stradale che continua a versare costantemente un tributo di sangue altissimo alla sicurezza dei cittadini nell’insopportabile silenzio generale. E nessuno si chiede come mai. Sono morti dovute a un senso del dovere che inghiotte uno dopo l’altro donne e uomini che portano una divisa e che, non per questo, devono essere date per scontate. Tutt’altro. È indegno continuare a morire così, mentre la Stradale non è stata interessata da alcun investimento serio, soffre di una cronica carenza di uomini, necessita di formazione ancora più costante, nonché di incentivi per non abbandonare la specialità. Per i rilievi devono obbligatoriamente andare sul posto due pattuglie, una delle quali deve appunto occuparsi della sicurezza degli altri colleghi. Bisogna fare di più, questa è un’ecatombe“.

Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo la morte del sovrintendente Tuscano. “Sarebbe andato in pensione fra due anni – racconta Cinzia D’Orlando, segretario provinciale Fsp Udine -, era un poliziotto molto esperto e faceva questo da sempre, anche se prima lavorava in un ufficio che si occupava della viabilità ordinaria, prima che lo chiudessero a causa dei tagli. Proprio la sua esperienza lo portava a temere l’autostrada, che per noi è un inferno, specialmente in quel tratto della A23 in cui non è previsto alcun ausilio per i mezzi della polizia che intervengono. Ma questo non è il solo problema. Se da circa 10 anni a questa parte in molti uffici non sono stati più rimpiazzati i pensionati, ma solo i trasferiti, quale può mai essere il risultato? Quello, come altri distaccamenti, ha pochi uomini. Di fronte alla pochezza dei numeri, e con tante richieste di intervento da soddisfare, ciò che passa sempre in secondo piano è la sicurezza del personale di polizia“.

La carriera in polizia.

Entrato nella Polizia di Stato l’1 giugno 1989, dopo aver frequentato la scuola allievi agenti di Alessandria, era stato assegnato alla Questura di Milano dove è rimasto in servizio per circa due anni. Nel 1991 è stato trasferito a domanda presso la IV Zona Polizia di Frontiera Settore di Tarvisio. Nel 1994, è stato trasferito a domanda presso il Distaccamento Polizia Stradale di Pontebba per rimanervi fino al 1996 quando è stato trasferito a domanda presso il Distaccamento Polizia Stradale di Tolmezzo, dove ha prestato servizio per oltre venti anni. Dal luglio 2017 aveva iniziato la propria attività presso l’attuale sede di servizio ad Amaro presso la Sottosezione Polizia Stradale.

Nel 2007 è stato insignito della medaglia d’argento al merito di servizio, mentre nel 2014 è stato insignito della medaglia d’oro al merito di servizio. Recentemente era stato scrutinato per il concorso da vice sovrintendente ed era in procinto di presentare la relativa domanda per l’accesso al corso di formazione. È stato destinatario di diversi riconoscimenti tra i quali una Benemerenza della Protezione Civile, una Lode e svariati compiacimenti e apprezzamenti.