Controllo della temperatura, distanza in mensa: lavorare in una grande azienda del Friuli durante il coronavirus

Fantoni riapre con nuove norme di sicurezza per il contagio

L’attività della fabbrica Fantoni è ripartita dopo la chiusura dovuta alla pandemia coronavirus, con l’intenzione di riprendere il proprio ritmo costante. La riapertura ha comportato e comporterà anche in futuro un generale ripensamento a tutte le aree comuni, a partire dagli ingressi e dalla mensa aziendale, comportando importanti cambiamenti all’interno della gestione stessa degli spazi.

Per la fabbrica e per i lavoratori è stato adottato un piano su larga scala che l’azienda aveva già provveduto a sperimentare prima della chiusura totale.

“Il piano della sicurezza – spiega il consigliere delegato Giorgio Barzazi – , è stato elaborato con i medici del lavoro e le ditte specializzate e condiviso con i sindacati, con cui organizziamo periodicamente incontri di verifica e di confronto”.

All’interno dell’azienda di Osoppo attualmente sono operativi oltre seicento dipendenti e a tutti sono state fornite le protezioni individuali e i prodotti per l’igienizzazione delle mani. A tutti verrà misurata la temperatura prima dell’accesso ai luoghi di lavoro tramite l’ausilio degli operatori della Croce Rossa. A breve, per facilitare l’operazione, saranno attivati degli speciali tornelli che permetteranno la misurazione automatica della temperatura e il riconoscimento facciale delle persone in entrata.

La zona mensa è stata riorganizzata in maniera da garantire la distanza di sicurezza tra i lavoratori e lo stesso principio è stato applicato anche per l’accesso ai distributori automatici. Le zone di lavoro, inoltre, saranno trattate due volte al giorno con uno specifico metodo di sanificazione.

Il Gruppo Fantoni ha comunicato che sarà fondamentale istruire i propri lavoratori sui comportamenti da tenere e che provvederà a gestire la situazione fornendo costantemente informazioni precise: “Uno degli strumenti di prevenzione più importanti, comunque, è l’informazione. Informazione ai dipendenti, ma anche al personale esterno in ingresso allo stabilimento sui corretti comportamenti da tenere“, conclude Barzazi.