I forestali Fvg nuovi cittadini onorari, così Palmanova li ringrazia per il loro impegno

La decisione per i lavori di recupero dei bastioni di Palmanova.

“Per lo spirito di abnegazione, la competenza, l’attenzione e la cura con cui gli operatori e tecnici del servizio, ben diretti dai dirigenti e dall’assessorato, prestano annualmente la loro fondamentale opera nella cura del parco storico dei Bastioni di Palmanova. Tale sforzo ha contribuito fattivamente al percorso Unesco che, nel luglio 2017, ha permesso l’iscrizione di Palmanova nel Patrimonio mondiale dell’Umanità”.

Con queste motivazioni, il sindaco della città fortezza Francesco Martines, in rappresentanza di tutta la comunità, ha voluto conferire ufficialmente l’attestazione di cittadinanza onoraria all’assessorato regionale alle risorse agroalimentari, forestali e ittiche e alla montagna, alla Direzione centrale risorse agroalimentari forestali e ittiche e alle squadre degli operai forestali e tecnici del Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione.

La cerimonia.

Alla cerimonia, tenuta alla Polveriera napoleonica di Contrada Garzoni, ha partecipato, in rappresentanza della Regione, l’assessore con delega al turismo Sergio Emidio Bini e il direttore del Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione, Fabio Di Bernardo.

Presenti, anche con le loro famiglie, molti degli operatori forestali che, negli anni, si sono alternati nella squadre impegnate nella salvaguardia, valorizzazione e cura del Parco Storico dei Bastioni.

“Ripensare a come erano i Bastioni dieci anni fa e vedere come sono ora – ha commentato Martines –, fa capire quanto lavoro e professionalità stia dietro a questa rivoluzione. Partendo dalla grande pulizia del 2011 con 4 mila volontari di protezione civile, passando per la seconda del 2014 e arrivando all’accordo pluriennale tra Comune e Regione per far operare, tre mesi l’anno sui Bastioni, gli operatori forestali, si capisce di come questi interventi siano stati determinanti per riscoprire e valorizzare questo straordinario patrimonio storico e naturalistico. Un costante e minuzioso lavoro – ha proseguito – che hanno contribuito, in maniera significativa al riconoscimento Unesco, come ben specificato nel dossier di candidatura. Il risultato di un accordo, tra Comune e Regione, che non ha colore politico, sottoscritto prima con l’assessore Violino, poi con Shaurli e infine con Zannier”.

Riportati alla luce 60 mila metri quadri di murature.

In dieci anni, sono stati realizzati oltre mille metri di staccionate di protezione, oltre 5 mila metri quadi di reti paramassi sui Baluardi, puliti oltre 60 mila metri quadri di murature oltre allo sfalcio annuale di un’area di oltre 1,5 milioni di metri quadri.

Inoltre sono stati riportati alla luce, liberandoli dalla vegetazione, una galleria di contromina (la prima realizzata in fortezza, vicino a Porta Aquileia), un leone intatto su un fregio di una cortina, l’unico sopravvissuto alla sfregio dei leone operato da Napoleone, sono stati sistemati tre ponticelli in legno, tre lunette Napoleoniche, due pozzi delle Lunette. Un grande intervento ha riguardato le cascate della Roggia di Palma e due Gallerie di sortita oltre alla pulizia di Baluardo Donato, il meglio conservato della Fortezza con la pulizia della Riservetta delle Polveri e della strade della Ronda originale. A questo si è aggiunta la sistemazione delle cancellate, la posa di cartelli informativi e turistici e l’installazione di aree picnic turistiche, la pulizia delle gallerie delle Lunette e la messa in sicurezza delle controporte dei Rivellini.

“Palmanova è una piazza importante dal punto di vista turistico e culturale  ha spiegato Bini – e i Bastioni ne sono la cartolina d’ingresso. Rispetto a 10 anni fa il volto di quest’area è cambiato. La cittadinanza onoraria è, per questo, un riconoscimento importante per una città importante. Grazie ancora a tutti gli uomini che si adoperati, con tanto impegno, tanta dedizione e tanta professionalità, per realizzare tutto questo”.