Dopo la svastica disegnata, Palmanova si ribella contro chi inneggia il nazismo

Aperta la sottoscrizione all’ufficio anagrafe Palmanova.

All’Ufficio anagrafe comunale di Palmanova è già attiva la possibilità per i cittadini di sottoscrivere la legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti”.

La richiesta di modifica al Codice Penale, concretizzata dall’Anagrafe nazionale antifascista, mira a raccogliere 50.000 firme entro il 31 marzo 2021. Tutte le informazioni su www.anagrafeantifascista.it

“Da tempo, purtroppo, riemergono simboli inneggianti al fascismo e al nazismo anche nella nostra città – spiega Thomas Trino, assessore comunale alla Politiche giovanili –. Si manifestano atteggiamenti e si difendono ideologie che dovrebbero appartenere a un passato che non può e non deve più ripetersi. Sui social media, nelle testate giornalistiche, nelle dichiarazioni politiche, intolleranza e nostalgia del periodo fascista sono spesso oggetto di discussione. Ma il fascismo non è un’opinione come tutte le altre, va condannato in ogni sua forma, senza se e senza ma. Per questo invitiamo tutti a firmare la richiesta di una legge dedicata“.

È proprio cronaca di questi giorni, infatti, la scoperta di alcune scritte vandaliche su Porta Cividale a Palmanova, su un muro di Jalmicco e sull’asfalto antistante l’Ospedale Civile, inneggianti a simboli nazisti e riportanti scritte di stampo razziale.

“Crediamo nel valore della persona e della dignità umana – commenta il sindaco, Francesco Martines –. Principi cardine che vanno sempre protetti e valorizzati. Forme di intolleranza, qualunque esse siano, e di propaganda della stessa, devono essere combattute con l’aiuto di una legislazione adeguata a contrastarne le derive, favorendo forme di integrazione e di reciproco rispetto tra gli esseri umani”.

L’Anagrafe antifascista è una comunità virtuale di valori, aperta a tutti coloro che si riconoscono in una serie di principi enunciati sulla “Carta di Stazzema”, approvata dal Comune di Stazzema (Lucca).