Lotta alla nutria, a Pordenone mobilitati i cacciatori per frenare l’invasione

Cacciatori coinvolti nella lotta alla nutria a Pordenone.

Pordenone mobilita i cacciatori nella lotta alla nutria. Il Comune infatti, facendo seguito al “Piano triennale di eradicazione della nutria” e alle indicazioni dell’Ispettorato forestale di Pordenone, ha sottoscritto una convenzione sperimentale con l’Associazione “Riserva di caccia di Pordenone”.

Tale convenzione prevede, nelle aree urbane del comune indicate dal Piano Regolatore Generale Comunale, l’affidamento del servizio di cattura degli esemplari di nutria attraverso la collocazione di gabbie/trappole, della successiva verifica e controllo, e della conseguente soppressione utilizzando un metodo eutanasico. L’accordo ha la durata di un anno ed è rinnovabile con un apposito atto di giunta.

La nutria (myocastor coypus) è una specie non autoctona presente in tutto il territorio regionale che costituisce una seria minaccia alla conservazione degli ecosistemi naturali e un grave problema per la funzionalità e la sicurezza del reticolo idraulico. Questo roditore originario del Sudamerica e diffusosi in Italia su larga scala nella Pianura Padana e sulla costa tirrenica tra l’Arno e il Tevere e su quella adriatica fino all’Abruzzo, provoca notevoli danni a livello ambientale, indebolendo gli argini dei corsi d’acqua che scava per realizzare tunnel sotterranei o impedendo la nidificazione di alcune specie di uccelli acquatici.

Per questi motivi, l’International Union for the Conservation of Nature IUCN ha incluso la nutria tra le 100 specie alloctone più invasive del mondo e in Italia è ufficialmente ritenuta “specie indesiderabile sul territorio nazionale” proprio a causa di gravi danni che reca al territorio, alla fauna acquatica, alle colture e soprattutto alla rete idraulica delle città.