Porcia ha la sua nuova scuola, è modello europeo di risparmio energetico

L'assessore alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante, seconda da sinistra, all'inaugurazione della ristrutturata scuola dell'infanzia di Porcia

Finiti i lavori alla scuola dell’infanzia di Porcia.

Finiti i lavori di sistemazione, la rinnovata scuola dell’infanzia “Bernard Aucouturier” a Porcia può ora pregiarsi del “bollino europeo” NZeb, che contraddistingue e qualifica gli edifici pubblici a consumo energetico quasi zero.

“Un grande risultato – ha commentato l’assessore regionale Cristina Amirante -, per l’intera comunità purliliese con il quale si contribuisce ad aumentare la qualità della vita dei bambini e degli insegnanti che nell’edificio ci vivono e che consentirà al Comune di risparmiare in termini di consumi e di riduzione dell’inquinamento dovuta proprio al ridottissimo impatto ambientale del rinnovato edificio scolastico”.

L’inaugurazione dell’edificio di Roraipiccolo è stata festeggiata ieri, alla presenza anche del sindaco Marco Sartini, dopo un importante intervento che ha visto la realizzazione di opere architettoniche e impiantistiche, compresa l’installazione di pannelli fotovoltaici, volte all’efficientamento energetico della struttura.

Un progetto che è stato previsto con un contributo Por Fesr di quasi 800 mila euro al quale si sono aggiunti quasi 422 mila euro derivanti dal Gse, Gestore servizi energetici. I lavori che sono stati effettuati consentono all’immobile di rientrare negli standard europei previsti dal NZeb, Nearly zero energy building.

L’edificio, risalente alla fine degli anni ’70, era già stato sottoposto una quindicina di anni fa a lavori di adeguamento antisismico mentre stavolta si è intervenuti sulla parte energetica attraverso l’innovazione e l’adeguamento impiantistico e strutturale.

“Le opere, in particolare su impianti, serramenti e isolamenti – ha detto Amirante -, permetteranno di ridurre sprechi, perdite e costi energetici trasformando l’edificio in scuola ecologica improntata all’autosostenibilità totale almeno nei mesi meno freddi dell’anno. In pratica, la parte energetica dell’edificio funzionerà grazie all’energia solare che sarà trasformata dai pannelli fotovoltaici soprattutto dalla primavera all’autunno, mentre si dovrà ricorrere a modelli più “tradizionali” di energia durante l’inverno”.

“Questo – ha aggiunto -, vuole essere un modello anche per altri edifici scolastici della Regione che dovranno sempre più rispondere ai parametri della sostenibilità energetica e ambientale”. A questo proposito, l’assessore ha ricordato che, recentemente, la Regione, vista l’elevata richiesta, ha varato un bando proprio per finanziare lavori di ampliamento e adeguamento energetico di asili e scuole materne: le domande per accedere al bando possono essere presentate fino al prossimo 15 settembre.