Pordenone dedica un campo da basket a Pasolini, a 50 anni dalla scomparsa

A 50 anni dalla scomparsa Pordenone dedica un campo da basket a Pier Paolo Pasolini: a firmare l’opera è Davide Toffolo.

Pordenone dedica un campo da basket a Pier Paolo Pasolini: una distesa blu, attraversata da figure in bianco e nero che emergono come fantasmi dalla terra. Corpi, sagome, occhi spalancati, volti in movimento. Simmetriche, spezzate, ricomposte. Al centro, un totem. È l’immagine che restituisce oggi il playground di via Brigata Lupi di Toscana a Pordenone, trasformato in un’opera pubblica permanente dedicata a Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

A firmarla è Davide Toffolo, fumettista, musicista e artista visivo, che proprio venticinque anni fa gli dedicava Intervista a Pasolini, una delle graphic novel più influenti della scena italiana. A costruirla, però, è stata un’intera comunità: associazioni, studenti, artisti e cittadini.

È uno dei primi gesti concreti che segna il cammino di Pordenone verso il 2027, anno in cui sarà Capitale Italiana della Cultura. Il progetto si chiama “Ri-Generando: Riqualificazione Urbana e Socialità Giovanile”, ed è stato promosso da Playground APS, giovane realtà di associazionismo attiva nella rigenerazione urbana e nella partecipazione culturale. Un campo da basket dismesso, restituito alla città con un nuovo linguaggio: quello del fumetto, della memoria, della poesia.

“Fortissimo il legame di Pasolini con questo territorio”.

“Pasolini ha segnato il mio percorso in modo profondo, suo malgrado. È stato il protagonista del mio libro più fortunato, Intervista a Pasolini, ma soprattutto è stato per me uno specchio. Mi ha aiutato a mettere a fuoco delle idee che prima erano solo intuizioni sparse. Ha reso più organico il mio pensiero”, racconta Toffolo. “E poi il suo legame con questo territorio è fortissimo. Da un luogo semplice come il nostro, lui ha costruito un immaginario che ha parlato al mondo.”

L’opera realizzata sul campo è una composizione grafica monumentale, che rielabora visivamente una scena dello spettacolo teatrale dei Tre Allegri Ragazzi Morti, dove un “giovane ragazzo morto” – in questo caso proprio lo stesso Toffolo – ricostruisce il corpo di Pasolini come fosse un totem. Le sagome riprodotte sul campo riprendono proprio questo gesto. Le linee regolamentari del gioco diventano struttura narrativa: aree di tiro, cerchi e metà campo assumono la funzione di vignette. Un racconto visivo, da attraversare più che da osservare.

“Mi è stato chiesto di lavorare con il fumetto e con Pasolini. Il mio primo pensiero è andato a quella scena dello spettacolo: la ricostruzione di un corpo, di una presenza. In fondo anche questo progetto fa lo stesso”.

A rendere il progetto ancora più potente è la partecipazione attiva di oltre 40 studenti del Liceo Leopardi-Majorana e della Consulta Provinciale degli Studenti di Pordenone – entrambi partner del Progetto -, coinvolti in un workshop articolato tra streetart, la produzione pasoliniana, comunicazione e progettazione. Un cortometraggio in uscita documenterà tutte le fasi del progetto.