Nasce il primo impianto in Fvg che sterilizza i rifiuti sanitari a rischio infettivo

Ridurrà gli impatti ambientali dei rifiuti sanitari.

Il Friuli Venezia Giulia ha il suo primo impianto per la sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: ad avviarlo ufficialmente, oggi a Remanzacco, è stato Ecofarm che fa parte del Gruppo Luci. Il nuovo processo ha lo scopo di limitare gli impatti ambientali, riducendo il conferimento in impianti e diminuendo drasticamente il numero di trasporti.

All’evento hanno presenziato numerose autorità locali e istituzionali, tra cui l’assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi, accolte dai saluti di benvenuto da parte di Adriano Luci, presidente del Gruppo Luci, e della sindaca di Remanzacco, Daniela Briz.

“Con l’impianto di sterilizzazione vogliamo ampliare le attività di stoccaggio e di trattamento dei rifiuti sanitari, facendo leva sull’attuazione del principio di prossimità raccomandato dalle direttive in ambito di gestione rifiuti, affinché il trattamento venga effettuato in vicinanza ai luoghi di produzione – ha sottolineato Paride Luci, presidente di Ecofarm -. Questo comporta, inoltre, costi di trattamento sostenibili che ricadono anche nella proposta ai clienti finali”.

I rifiuti prodotti dalla sterilizzazione, infatti, vengono destinati al recupero energetico negli impianti di termovalorizzazione oppure vengono impiegati per la produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) e non più smaltiti. Si genera, così, un precedente virtuoso in regione, che promuove l’attuazione di processi attenti a ridurre gli impatti ambientali, nel rispetto e in un’ottica di economia circolare.

Nel corso dell’incontro diversi specialisti del Gruppo Luci hanno presentato l’integrazione dei servizi a corollario dell’impianto Ecofarm. Grazie alle diverse competenze e alla sinergia tra le aziende del Gruppo, è stata affrontata a 360° la gestione delle emissioni dell’impianto di sterilizzazione, componente significativa da essere valutata per gli impatti a livello di odori e di eventuali aspirazioni di sostanze chimiche al fine di un opportuno inserimento dell’impianto nel contesto territoriale.