Il porticato di casa diventa un cimitero, la bizzarra decorazione per Halloween

Le decorazioni per Halloween in una casa di Ronchis.

Zombie, lapidi, foglie secche, luci spettrali e quell’atmosfera tetra tipica di Halloween che fa venire i brividi, il tutto rigorosamente ecosostenibile: questa la bizzarra quanto iconica idea di Luca Frisan, 36 anni, giardiniere residente a Ronchis, che per il terzo anno consecutivo ha ricreato nel porticato di casa propria, quello che avrebbe tutte le carte in regola per apparire un vero e proprio cimitero.

Numerosissime le persone che, attirate da questa singolare trovata realizzata totalmente a titolo gratuito e finalizzata al solo scopo di fare divertire i più piccoli, si recano in questa sorta di horror house per l’oramai leggendaria frase “dolcetto o scherzetto”.

“Questa iniziativa è nata tre anni fa, dopo il lungo periodo che ha visto costretti in casa tutti -spiega Luca- quando poi le persone hanno avuto nuovamente la possibilità di ricominciare a condurre una vita normale, non ho potuto fare a meno di notare nel volto dei più piccoli un velo di malinconia, di tristezza”.

Così Luca, dedito alla comunità e sensibile all’aspetto umano, anziché stare con le mani in mano, ha pensato di potersi rendere utile e provare a strappare un sorriso ai piccoli temerari amanti di questa ricorrenza. “Amo follemente i bambini, anche se al momento non ho la fortuna di essere padre, tuttavia ho due nipoti che adoro e conosco molti figli di amici del paese, che hanno apprezzato con grande entusiasmo la mia iniziativa” racconta Frisan.

Ho iniziato ad imbastire quello che in seguito ha preso le sembianze di un cimitero, una settimana fa – prosegue Luca- ma ad essere onesto, parte del merito va dato anche a mia mamma, ai miei datori di lavoro e al mio grande amico Maurizio Casareale”.

Mamma Fedora, infatti, si è rivelata essere parte attiva nel dare una mano al figlio a realizzare questo incredibile progetto, mentre i datori di lavoro, Valentino e Gianfranco Fontanel, hanno dato la possibilità a Luca di ritagliare dei momenti per portare a termine l’ opera.

“Sono davvero molto orgoglioso dell’interesse che questa mia iniziativa ha riscosso non solo all’interno della comunità nella quale vivo, ma anche nei paesi limitrofi – confida Luca -; il prossimo anno inoltre, il progetto assumerà un significato in senso più solidale, grazie ad una cassettina per le offerte che verranno dirottate verso organizzazioni no profit“.

Nel frattempo, non ci resta che attendere la serata del 31 ottobre, dove, a detta di Luca “non solo i bambini, ma anche i genitori quest’ anno potranno divertirsi, perché offrirò loro un buon bicchiere di prosecco in segno di convivialità”.