Malore fatale per Mario Barazzutti: colonna portante della Libertas San Daniele

La sera prima era a giocare a carte con gli amici, poi, la tragedia . Un malore fatale nelle prime ore del mattino di giovedì 1 febbraio ha portato via con sé Mario Barazzutti, 76 anni compiuti da poco, pilastro della comunità di San Daniele del Friuli.

Altruista, disponibile, pacato e allo stesso tempo sempre disponibile; una grande risorsa per tutta la comunità, che negli anni ne ha attinto consigli e ne ha saputo apprezzare le spiccate doti umane. Una vita dedicata al suo lavoro ai vertici della Ditta RTB Engineering Srl con sede a Maiano, dove ha saputo con maestria tenere alto l’orgoglio dell’ imprenditoria locale anche oltre confine. Una musa ispiratrice per quanto concerne il sapiente approccio profondamente umano, il segno oltremodo indelebile che Mario lascia all’ associazione Libertas di San Daniele – e della sezione pallacanestro Bull Dogs in seguito – dove negli anni ’90 ricoprì la figura di Presidente, collaborando a stretto contatto con il già direttore sportivo Emilio Iob e l’allora presidente Luigi Bin.

“È stato un vero e proprio pioniere della pallacanestro, la sua verve, la sua capacità di prefiggersi e raggiungere gli obiettivi è stata d’esempio per tutti noi” ricorda Alessandro Sgoifo, responsabile tecnico della Libertas pallacanestro di San Daniele. “Noi tutti siamo affranti e increduli per questa notizia che è arrivata come una doccia fredda, un pugno allo stomaco – prosegue Sgoifo – umiltà, umanità, gentilezza e bontà di cuore lo hanno sempre contraddistinto”. Da qualche anno la meritata pensione, che aveva donato a Barazzutti quella spensieratezza che tuttavia sapeva incanalare nell’ ambito sociale, aiutando con grande generosità il prossimo.

“Mio padre ha insegnato tanto non solo a noi figli, ma anche a moltissime persone che, in maniera ridondante, continuano a ricordarci quanto fosse fiero di potersi rendere utile alla comunità – spiega il figlio Fabio – mi rendo conto di quanti sacrifici e quante battaglie abbia superato mio padre, con la tenacia e la forza che l’hanno sempre contraddistinto “. Una pietra miliare, un uomo che ha saputo distinguersi per la professionalità e per l’umanità nel sociale, ma che non ha mancato nemmeno di avvolgere la sfera familiare di amore e serenità. Un dolore che difficilmente riuscirà a lenirsi, nel tempo. Mario lascia i figli Fabio, 51 anni e Andrea, 50, oltre alla compagna Luisa, che gli è stata a fianco con amore e dedizione negli ultimi anni della sua vita.