Dal Friuli alla Slovenia senza auto grazie al progetto Crossmoby

Il progetto di Crossmoby per la Slovenia.

La pandemia ha imposto limiti alla mobilità. Lo smartworking ha inciso sul pendolarismo. Le restrizioni hanno cambiato il turismo. Ma come ripartire quando l’emergenza sanitaria sarà alle spalle? Un contributo concreto per mettere la ripartenza sui binari della sostenibilità, viene dal progetto Interreg Italia-Slovenia Crossmoby, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) dell’Unione europea, coordinato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e con partner scientifici il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia l’Istituto nazionale di urbanistica della Repubblica Slovena (UIRS).

Dalla collaborazione tra ricerca, istituzioni e aziende sono stati sviluppati piani e progetti concreti per migliorare le connessioni transfrontaliere e al contempo la mobilità urbana, rinunciando all’automobile. Da Venezia a Lubiana il progetto ha coinvolto 284 comuni italiani e ha presentato i suoi risultati nei giorni scorsi durante un convegno internazionale con tutti gli attori coinvolti. 

Il programma ha investito sia in servizi di trasporto pubblico e multimodale sostenibile, sia in nuovi approcci alla pianificazione della mobilità attraverso la mappatura, lo sviluppo e il coordinamento di Piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS), nelle regioni e nelle città coinvolte. 

Dopo dieci anni di fermo, grazie a Crossmoby è stato ripristinato il treno diretto tra Udine, Trieste e Lubiana, con quattro corse al giorno, oltre 33mila passeggeri in tre anni e scambi immediati con la linea per Venezia. Gli esperti dell’Università Ca’ Foscari Venezia, inoltre, hanno individuato soluzioni di mobilità sostenibile nell’ambito della pianificazione di due comuni dell’area metropolitana di Venezia: San Donà di Piave e Portogruaro

Connettere la lunga percorrenza transfrontaliera con le opportunità di movimento a basso impatto ambientale a livello locale è stata la sfida progettuale a cui ha lavorato il team multidisciplinare. In sostanza, sono state pianificate opportunità di spostamento su lunghi tragitti e destinazioni ‘minori’ senza l’uso dell’automobile privata.

Il caso pilota avviato nel comune di Portogruaro punta a migliorare l’accessibilità dal centro città alla stazione ferroviaria. Nei primi mesi del 2022, verrà fornito all’amministrazione comunale uno studio di fattibilità tecnica ed economica che analizza i principali collegamenti e i percorsi tra la stazione, il centro storico e i principali punti di interesse (teatri, musei, ecc.). Inoltre, nell’area urbana verranno realizzati un sistema di segnaletica dedicato e nuovi percorsi pedonali e ciclabili.

Per San Donà di Piave il masterplan realizzato da Ca’ Foscari identifica le “opportunità di turismo lento” nell’area urbana della città, e allo stesso tempo suggerisce un nuovo approccio alla mobilità per il tempo libero dei cittadini. La strategia prevede collegamenti con le zone costiere grazie a piste ciclabili, fino alle zone fluviali dell’area urbana del Comune con servizi di trasporto acqueo.

È stato inoltre sviluppato, dal team cafoscarino, un indice analitico per misurare l’accessibilità dei trasporti interregionali e transfrontalieri. L’indice è in grado di calcolare l’effettiva accessibilità di un percorso o di una località. Gli enti locali potranno così misurare l’efficacia di una strategia prima e dopo la sua implementazione.

Non solo, grazie alla ricerca di Ca’ Foscari è stata sviluppata una piattaforma online per la condivisione e la libera consultazione dei risultati di progetto: PRISMA – Piattaforma Regionale sulla mobilità sostenibile. La piattaforma è a disposizione di tutti gli stakeholders tecnici del territorio con accesso diretto agli strumenti ed ai risultati.

Insieme alla Regione Friuli-Venezia Giulia (lead partner) e al gruppo di ricerca cafoscarino, hanno compartecipato a CROSSMOBY autorità ed enti come: Veneto Strade S.p.A.; l’Urban Planning Institute della Repubblica Slovena; il Centro regionale di sviluppo Capodistria; Posoški razvojni center; il Comune di Ilirska Bistrica; il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale “Euregio Senza Confini” s.r.l.

La pubblicazione dei primi risultati.

Crossmoby ha appena pubblicato il volume “Trasporto transfrontaliero e mobilità nell’Unione Europea. Problemi e stato dell’arte”, curato da Aljaz Plevnik e Tom Rye, edito da Edizioni Ca’ Foscari e disponibile in tre lingue (italiano-inglese e sloveno). La pubblicazione, coordinata dal Dipartimento di Management di Ca’ Foscari, raccoglie di alcuni dei contributi della conferenza Europea di progetto tenutasi nei primi mesi del 2020. 

All’interno del volume, alcuni capitoli prendono in esame l’applicazione dei PUMS e l’indagine del contesto territoriale e dello stato dell’arte della pianificazione strategica sulla mobilità di 215 comuni della Regione Friuli-Venezia Giulia, dei 44 comuni che costituiscono il territorio della Città Metropolitana di Venezia, oltre ad un focus specifico sui 25 comuni del versante italiano ai confini della Slovenia.