Tragedia sui monti veronesi: escursionista friulano precipita e muore

Ritrovato il corpo di Daniele Foghin, originario di Spilimbergo.

Era originario di Spilimbergo Daniele Foghin, il 40enne residente a Mozzecane trovato senza vita ieri dopo essere precipitato per un’ottantina di metri sui monti veronesi. Di lui si erano perse le tracce da mercoledì, quando aveva inviato una foto dalla cima del Corno d’Aquilio.

La ricerca è stata resa estremamente difficile dal maltempo che ha colpito la zona. La nebbia fitta aveva impedito l’utilizzo di elicotteri per le operazioni di di ricerca. Poi, quando le condizioni meteorologiche hanno finalmente concesso una tregua, sono stati inviati gli elicotteri per perlustrare la zona delle ripide pareti del Corno d’Aquilio.

Il ritrovamento.

Il triste epilogo nelle ricerche è avvenuto venerdì 3 novembre verso le 16:15, quando i soccorritori a bordo dell’elicottero della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di Finanza, insieme a membri del Soccorso alpino, hanno individuato il corpo senza vita dell’escursionista. Daniele era precipitato per un’ottantina di metri al di sotto delle creste che si affacciano sulla Val d’Adige. Ancora non si sa se stesse cercando di scendere lungo il sentiero 234 o se sia scivolato, ma il risultato è stato una tragica caduta da un salto di roccia, che lo ha portato su una cengia inclinata. Accanto al suo corpo, sono stati ritrovati il suo cellulare e lo zaino.

Dopo aver ottenuto il nulla osta per la rimozione, i soccorritori del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza hanno imbarellato la salma di Daniele e l’hanno recuperata con successo. La salma è stata portata al campo sportivo di Fosse, mettendo fine a questa triste ricerca. Daniele viveva da una decina di anni a Mozzecane, in provincia di Verona, e sui social era conosciuto come “dad in trek”, proprio per la sua grande passione per la montagna e le escursioni.