Friuli, 20 milioni per i Comuni colpiti dal maltempo.
A Palazzo Frangipane si è svolto ieri sera un incontro operativo tra l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi e i sindaci delle Comunità di montagna del Natisone e del Torre, convocato per fare il punto sui danni e le criticità causate dall’ultima ondata di maltempo che ha colpito le Prealpi Giulie.
Presenti anche Amedeo Aristei, direttore centrale della Protezione civile regionale, Antonio Comugnaro, presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre, e Mauro Steccati, sindaco di Tarcento, che ha fatto gli onori di casa.
In arrivo 20 milioni di euro per la messa in sicurezza dei Comuni
Durante l’incontro, Riccardi ha annunciato una manovra regionale da 20 milioni di euro, destinata a sostenere i Comuni più colpiti nel mettere in sicurezza il territorio e ripristinare le aree danneggiate.
“Stiamo predisponendo una manovra che, probabilmente già in settimana, metterà a disposizione circa 20 milioni di euro per sostenere i Comuni colpiti dagli eventi meteorologici — ha dichiarato Riccardi —. È un intervento che si inserisce in un quadro di azioni mirate a garantire la sicurezza delle persone e il ripristino delle aree danneggiate. La Regione continua a investire con responsabilità, valorizzando la collaborazione con le amministrazioni locali e con il sistema della Protezione civile”.
Le aree più colpite e gli interventi urgenti
Una prima analisi tecnica condotta dalla Protezione civile regionale ha individuato le priorità di intervento. Le zone più colpite e bisognose di lavori immediati sono i Comuni di Attimis, Pulfero, San Pietro al Natisone, Tarcento e Torreano. “Si tratta di aree che necessitano di interventi urgenti per la viabilità, la sicurezza del territorio e il ripristino dei servizi essenziali”, ha spiegato l’assessore.
L’emergenza alberi: “Servono procedure più snelle per intervenire”
Tra i temi affrontati dai sindaci, anche la frequente caduta di alberi durante i fenomeni meteo avversi, un problema diffuso in quasi tutti i territori della Comunità di montagna. Riccardi ha riconosciuto la necessità di fornire ai Comuni strumenti più agili per gestire queste situazioni, annunciando l’avvio di una nuova procedura operativa che permetta di intervenire in modo rapido e coordinato, coinvolgendo anche altre direzioni regionali se necessario.
Rafforzare le strutture locali: “La vera sfida è la capacità operativa”
L’assessore ha poi sottolineato come il nodo principale non sia solo economico, ma organizzativo: “La vera sfida non è solo trovare le risorse, ma disporre di competenze e strutture in grado di realizzare gli interventi in tempi rapidi. Le Comunità di montagna rappresentano un modello organizzativo solido e possono diventare un punto di riferimento per una gestione più efficiente delle emergenze”.
Riccardi ha infine ricordato l’esperienza maturata dopo la tempesta Vaia del 2018, che devastò ampie aree del Friuli. Negli ultimi sette anni sono stati avviati e completati oltre 1.200 cantieri, frutto della collaborazione tra Regione, Comuni e Protezione civile.
“Quegli interventi hanno reso il Friuli Venezia Giulia un territorio più preparato e resiliente — ha ricordato Riccardi —. È anche grazie a quelle opere se oggi riusciamo ad affrontare situazioni meteorologiche sempre più numerose, improvvise, violente e circoscritte”.




