Sulla nuova pista da sci di Tarvisio è scontro, gli ambientalisti bocciano il progetto

Il No degli ambientalisti alla pista da sci di Tarvisio.

Le associazioni ambientaliste la pista da sci sul monte Florianca non la vogliono. Si sono dette fortemente contrarie al progetto perché secondo loro rappresenterebbe una profonda cicatrice nel paesaggio. Il piano prevede che l’impianto turistico invernale scenda dalla montagna fino al poggio del Combattente. A quel punto dovrebbe dividersi in due tronconi e arrivare dopo 7 km a Case Lussari e Piana dell’Angelo.

Vale 3 milioni di euro e Tarvisio potrebbe averla già in funzione per la stagione invernale 2023-2024. Il progetto è di Promoturismo e finanziato dalla Regione e stringe la mano ai villeggianti invernali. Di contro Cipra, Italia Nostra, Legambiente e Wwf lanciano l’allarme: un tale intervento sulla montagna Florianca rischio di ridurre il patrimonio forestale. Le conseguenze non sarebbero solo la prospettiva di avere qualche albero in meno. Ma che tutto il versante si esponga a rischi idrologici.

Le rimostranze degli ambientalisti.

A tal proposito c’è stato un incontro con la prefettura dove le associazioni hanno portato le loro richieste: quella di tutelare la proprietà della foresta, impedendo che il progetto di realizzi danneggiando le risorse del territorio e le biodiversità. Molti animali sarebbero disturbati e danneggiati dal disboscamento. Basti pensare al fatto che metterebbe in difficoltà la riproduzione del gallo cedrone, dicono le associazioni.

A ribattuto il il vicepresidente del consiglio regionale Stefano Mazzolini, dicendo che il progetto è già finanziato e ha ricevuto l’ok della Soprintendenza. Sottolinea inoltre che verrà utilizzato un tracciato che già 70 anni fa era utilizzata come pista.